Una giornata particolare. Una giornata importante. Il «nuovo corso» di Forza Italia inizia oggi. A piazza San Lorenzo in Lucina. Dove si riunirà l’ufficio di presidenza. Sarà l’occasione per un’investitura «formale» di Antonio Tajani nel ruolo di traghettatore del partito verso il Consiglio nazionale prima, e verso il congresso nazionale poi. Difficile che quest’ultimo possa svolgersi entro l’anno. Ecco perché sarà importante ciò che accadrà al Consiglio nazionale. Sarà in quella sede, collegiale, che verrà disegnata la road map che attraverso il congressi regionali, il tesseramento e la campagna elettorale per il voto del giugno prossimo, porterà ai due grandi appuntamenti del prossimo anno: il congresso con la consacrazione della nuova leadership e il voto delle Europee.
Le diverse anime del partito hanno già mostrato un’unità di intenti solida: che si esprime proprio nell’identificazione del vicepremier e ministro degli Esteri come «traghettatore». Dalla sua Tajani ha l’impegno della famiglia del fondatore nel voler rimanere accanto al partito. E anche dell’appoggio tutt’altro che formale di Gianni Letta come suggeritore.
Intanto, dopo la morte del Cavaliere, si registra un altro passaggio di consegne. Esce, infatti, Alfredo Messina. Già manager Mediolanum e, in seguito, tesoriere di Forza Italia, e senatore azzurro fino al 2022, Messina lascia il suo incarico. Un ruolo delicato, il suo che fungeva da cerniera tra la famiglia e la macchina organizzativa del partito. E proprio nell’ufficio di presidenza si oggi si verrà indicato il nome su chi lo sostituirà. Tra le voci più accreditate c’è quella che indica in Fabio Roscioli il futuro tesoriere di Forza Italia.
Se oggi queste voci verranno confermate la decisione, secondo gli osservatori di cose politiche, sarebbe legata a una precisa volontà della famiglia del fondatore di dare continuità alla gestione delle risorse finanziarie del partito.
D’altronde lo ha già confermato più volte nel corso degli ultimi giorni lo stesso Tajani: la famiglia Berlusconi intende continuare a «investire» in Forza Italia e a garantire la copertura delle fideiussioni. Il commissario dell’amministrazione nazionale oltre a controllare la cassa del partito è di fatto il rappresentante delle liste, deve «firmare» le nomine interne e ha «in dote» il simbolo. E proprio sulla natura del simbolo ci sono già ampie anticipazioni che danno per confermata la presenza, al suo interno, non soltanto del nome del fondatore ma anche di un riferimento all’appartenenza all’area del Partito popolare europeo.
Quindi il nuovo corso inizia oggi con la convocazione del Consiglio nazionale che dovrebbe tenersi entro la metà di luglio. Da quella data si avvieranno i congressi territoriali per arrivare al congresso nazionale nel 2024. Con ogni probabilità entro i primi mesi dell’anno in modo da offrire il tempo necessario alla nuova dirigenza del partito di studiare le candidature per le Europee di giugno.
Il coordinatore di FI incontrerà prima i gruppi parlamentari.
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