
Si sono chiusi ieri i due bandi gemelli del Piano straordinario per la Casa accessibile: aperti agli operatori privati per realizzare diecimila alloggi (6.500 a Milano e 3.500 nelle aree limitrofe) in dieci anni a prezzi calmierati, ovvero canoni che non superino il valore di 80 euro al metro quadrato l'anno. A riposndere 14 operatori che hanno presentato 24 manifestazioni d interesse (unica area andata deserta via Medici del Vascello). Si dice «soddisfatto e ottimista» l'assessore al Bilancio con delega alla Casa Manuel Conte. «Siamo solo all'inizio di un percorso sfidante, che ci vedrà impegnati nel dare una risposta al problema dell'abitare e a guidarla con una forte regia pubblica. Dopo aver messo a disposizione le prime aree, infatti - prosegue Conte - definiremo con il Consiglio comunale anche le regole e le linee guida di sviluppo dei progetti da realizzare».
Gli appartamenti, che sorgeranno su 21 aree comunali, di cui le prime 8 oggetto dei bandi per 193mila metri quadri di superficie, saranno realizzati attraverso la partnership pubblico-privato e sorgeranno su aree di proprietà comunale. Le aree interessate si trovano sparse per la città: Porto di Mare, via Sant'Elia (ex Palasharp), via San Romanello e via Demostene, via Bovisasca, via Pitagora, via Pompeo Leoni e via Medici del Vascello. Di cosa si tratta? Del piano emergenziale, lanciato a ottobre dall'allora assessore alla Casa Guido Bardelli e passato ora, con le dimissioni di Bardelli, nelle mani dell'assessore Conte.
Il piano prevede due linee di intervento: la riqualificazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica per aumentarne la disponibilità attraverso una manutenzione mirata, e lo sviluppo di nuove abitazioni in Edilizia Residenziale Sociale Calmierata (ERSC), abitazioni che dvrebbero rispondere al fabbisogno della fascia di popolazione con redditi tra 1.500 e 2.500 euro al mese. Secondo i dati Nomisma 2021 le famiglie che avrebbero diritto a una casa popolare sono circa 62mila, pari all'8%. Non solo, il 34% delle famiglie guadagna meno di 15mila euro l'anno, che però non hanno i requisti per accedere all'ERP. Qusta nuovi alloggi invece sarebbero destinati a famiglie con un reddito annuale dai 18 ai 30mila euro annui.
Guardando nel dettaglio le aree: a Porto di Mare, alla periferia est, sono previste diverse trasformazioni a grande scala dalla rigenerazione dello Scalo Romana e Symbiosis a nord alla prosecuzione della trasformazione dell'area Rogoredo-Santa Giulia più a est.
In via Sant'Elia, al Gallaratese, sorge l'ex Palasharp. Nell'area antistante la fermata di Lampugnano è prevista la pedonalizzazione delle vie Cambi e Ziegler, la realizzazione di un parco pubblico e un edificio di elevata qualità architettonica. Tra le vie Natta e Trenno sorgerà un complesso di edilizia residenziale libera a ricucitura del tessuto urbano attuale con la realizzazione di un parco di quasi 5mila metri quadri, mentre a Lotto sarà riqualficato il Lido. In via San Romanello (Quinto Romano) si trova il parcheggio dei Mondiali '90 ora adibito a deposito per le auto rimosse. Poco più in là sono in corso gli interventi di demolizione e ricostruzione delle torri di via Tofano. Nella zona che gravita attorno via Demostene (Gorla) sono previsti la ristrutturazione degli edifici ERP, un progetto sperimentale di social housing e la riqualificazione dell'ex mercato comunale di Gorla, che ospiterà una Casa di Comunità.
Nell'area confinante con via Bovisasca nuova vita per i gasometri e l'area adiacente grazie al progetto Reinventing cities «MoLeCoLa».
L'area di Via Pitagora, nel quartiere Precotto è per la maggior parte inedificata, mentre l'area Pompeo Leoni vedrà importanti interventi di rigenerazione in corso dello Scalo Romana e Symbiosis. Anche via Medici del Vascello a Rogoredo-Santa Giulia assisterà a una riqualificazione monstre graze alla nuova arena olimpica, un vasto parco e la nuova sede del Conservatorio