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"Gay discriminati". Tiziano Ferro contro la stretta sull'utero in affitto

Padre di due figli con il marito Victor, il cantante ha denunciato le limitazioni della legge italiana, invocando la presunta discriminazione nei confronti del mondo arcobaleno

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Pochi giorni fa è arrivato l'ok in commissione Giustizia alla Camera alla proposta di legge per rendere la maternità surrogata reato universale. Diversi volti noti del mondo dello spettacolo hanno biasimato l'azione del governo Meloni, invocando presunte discriminazioni. Un elenco folto, che comprende anche Tiziano Ferro: "Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali. Se il problema fosse davvero la gestazione per altri, la maggior parte delle coppie che ci ricorre, statistiche alla mano, sono eterosessuali. Però, una volta tornate in Italia, quelle coppie possono vedere riconosciuti i loro diritti di genitori, perché è difficile che qualcuno chieda ragioni di come è nato quel bambino", le sue parole ai microfoni del settimanale Grazia.

Tiziano Ferro e il marito Victor Allen sono genitori di Margherita e Andres. Il cantante non ha utilizzato mezzi termini per attaccare il governo, dimenticando forse che il testo non fa distinzione tra coppie omosessuali ed eterosessuali. Nonostante ciò, ha aggiunto: "La verità è che sono i diritti dei bambini a venire menomati, loro che, se in Italia finiscono in ospedale e uno dei due genitori è lontano, non possono contare sulla presenza dell’altro".

Nel dialogo con il settimanale, Tiziano Ferro si è soffermato anche sul desiderio di veder riconosciuti i diritti dei propri figli in Italia, ma al momento ha rinunciato per via dall'esclusione del marito dai moduli:“Quando sono andato al Consolato italiano per registrarli all’anagrafe quel modulo da dove il nome di Victor era escluso mi è arrivato come uno schiaffo. Allora non li ho iscritti. A queste condizioni, che falsano la realtà del loro stare al mondo, non avranno il passaporto italiano”.

Sempre sul punto, l'artista ha sottolineato che lui e Victor non avrebbero gli stessi diritti nei confronti dei due bambini: “Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri”. Tiziano Ferro ha chiuso con una riflessione a dir poco affettata: “I figli come i nostri, o quelli cresciuti da un genitore single, sono stati così terribilmente voluti, così visceralmente amati che verranno su fortissimi. Inevitabilmente diventeranno la nuova classe dirigente e politica del Paese.

Allora sì che voglio vedere di quali leggi sulla famiglia si faranno portavoce”.

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