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Meloni chiude Atreju tra gli applausi. Tajani: "Noi uniti", Salvini: "Non ci faranno litigare"

Ultimo giorno per la kermesse dei giovani di FdI. Sul palco tutti i leader di centrodestra, dalla platea i cori "Giorgia, Giorgia"

Meloni chiude Atreju tra gli applausi. Tajani: "Noi uniti", Salvini: "Non ci faranno litigare"
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Ad Atreju è il giorno del governo. Dei vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, ma soprattutto di Giorgia Meloni, che chiude la kermesse dei giovani di Fratelli d'Italia.

In una sala Giustizia giusta gremita, la presidente del Consiglio e di FdI è stata accolta da un applauso e dal coro "Giorgia, Giorgia". Ha salutato la platea mandando un bacio e ha preso posto in prima fila insieme al responsabile organizzazione del partito Giovanni Donzelli. In sala anche Andrea Giambruno, ex compagno della premier, e la figlia Ginevra, che ha raggiunto la madre in prima fila per abbracciarla prima di prendere posto in sala. Per la premier poi primo passaggio sul palco, invitata dal presidente dell'Ecr party Morawiecki - che ha aperto la giornata - per un selfie con tutta la platea.

"C'è innanzitutto l'orgoglio di esserci dopo tanti anni. Ci provano in tutti i modi a far litigare me e Giorgia. Ma amici giornalisti, mettetevi l'anima in pace: non ci riuscirete mai", ha detto poco prima dell'intervento della Meloni, Matteo Salvini, "Da tre anni e mezzo c'è qualcosa che va oltre la stima politica, tra me e Meloni c'è amicizia umana e personale". Il ministro dei trasporti e leader della Lega ha inoltre assicurato che farà "di tutto" per avviare i lavori per il Ponte sullo Stretto e ha ricordato come il governo stia facendo un buon lavoro nella tassazione delle banche che "hanno decine di miliardi di euro di utili": "I fenomeni vorrebbero tassare le case e i risparmi degli italiani, noi abbiamo preferito tassare le banche. Le banche chiuderanno con 50 miliardi di euro di utili quest'anno, se almeno una parte tornerà nelle tasche degli italiani avremo fatto un buon lavoro".

"La mia presenza oggi qua non vuole essere soltanto una presenza formale, tanto per portare un saluto ma vuole essere una presenza per riconfermare un impegno che tutti noi abbiamo preso nel 1994, quando insieme abbiamo cambiato questo Paese, quando abbiamo impedito all'allora Partito Comunista di governare l'Italia", ha detto Antonio Tajani salendo sul palco e richiamandosi a "quell'accordo che volle Silvio Berlusconi" e che oggi "è ancora vivo". "Ma gli accordi di alleanze fatte soprattutto di lealtà e impegno, devono essere rinnovati ogni giorno", ha spiegato il segretario FI e ministro degli Esteri, "E noi oggi vogliamo rinnovarlo qua. La ragione di esistere di questa coalizione è fare l'interesse di ciascuno dei 60 milioni di cittadini italiani. E lo possiamo fare garantendo, grazie all'unità di questa coalizione, stabilità politica a questo Paese. Perché se l'Italia ha raggiunto una serie di obiettivi importanti è perché questa è una coalizione stabile. Ma stabile non significa che dobbiamo dire tutti la stessa cosa, significa che si è sempre in grado di fare una sintesi anche tra diverse opinioni o diverse idee che ci stanno, perché c'è sempre un bene comune da proteggere, da tutelare e da perseguire. Questa è la ragione d'essere della nostra alleanza: perseguire l'interesse italiano".

Prima dei tre leader principali, sul palco era salito Antonio De Poli, che ha parlato di "tempi drammatici, tempi che non avevamo mai vissuto". "Abbiamo visto la guerra, la devastazione, una diplomazia purtroppo tante volte destrutturata, una comunicazione difficilissima a livello globale”, ha detto il senatore e segretario Udc, aggiungendo che "siamo sempre accanto agli ucraini, accanto a chi è stato aggredito: è un principio fondamentale e elementare".

"Se siamo uniti e riusciremo ad andare avanti? La risposta non può che essere sempre la stessa e deriva da questo luogo, ma dai tanti luoghi che sono momenti di confronto per la nostra coalizione, per la nostra proposta politica del centrodestra", ha aggiunto il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, subito dopo, "Da trent'anni la forza della coalizione di centrodestra è l'unità. È stare insieme".

"L'Italia torna a essere forte e a testa alta perché siamo tornati a scommettere sui valori", ha aggiunto citando gli slogan della manifestazione, "L'Italia torna forte perché si adegua alla cultura sovranista? Non hanno capito niente. La coalizione di centrodestra ha ridato dignità al Paese. Se l'Europa è debole è colpa dell'Europa o di Trump?".

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