
“L’istituzione della Giornata nazionale del body shaming non è un gesto meramente simbolico, vuole essere un atto politico e sociale, è un atto di civiltà, significa squarciare quel tetto di cristallo e costruire un Paese in cui nessuna debba sentirsi sbagliato o con il fisico non conforme come ho sentito oggi con tanta amarezza e incredulità o per un giudizio esterno; significa costruire una società in cui accettare se stessi e gli altri diventi la norma e non l’eccezione”. Lo ha detto in aula la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Nm, Udc, Maie, durante le dichiarazioni di voto sulla legge che istituisce la Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone (body shaming), che si celebrerà il 16 maggio di ogni anno. “Il fenomeno di cui ci occupiamo – ha aggiunto Biancofiore – è stato troppo spesso sottovalutato, ignorato e persino deriso. Dietro il body shaming si nascondono ferite invisibili dell’anima di chi le subisce, cicatrici profonde che segnano la persona per sempre. La legge, a prima firma della collega Martina Semenzato alla Camera e mia al Senato, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto è un cambio di passo, un qualcosa di concreto, un messaggio forte per dire a voce alta che il dolore, il disagio, la vergogna che colpisce soprattutto donne, adolescenti ma anche anziani non possono essere più ignorati silenziati o peggio normalizzati. Una degenerazione che vogliamo fermare ad ogni costo.
Ho trovato inopportuno che il collega Lombardo abbia criticato la poco, a suo dire, dignità del Parlamento mentre proprio oggi si appresta ad approvare una legge molto dignitosa. Per queste ragioni profonde dichiaro il voto favorevole del gruppo che mi onoro di presiedere”- ha concluso