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Giuseppe Pisanu, il ministro anti-terrorismo apprezzato anche a sinistra

L'ex titolare del Viminale è stato fautore di una politica contro i terroristi islamici che ha fruttato ottimi risultati in Italia subito dopo gli attentati dell'11 settembre. Ma cosa fa adesso lo storico esponente della Dc e di Forza Italia?

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Due volte ministro, una volta presidente della Commissione Antimafia e ben dieci legislature in Parlamento. Giuseppe Pisanu è stato un highlander della politica. Del resto essendo originario di una regione come la Sardegna - che ha dato i natali (tra gli altri) a Cossiga e Berlinguer - il carattere determinante non gli è mai mancato. Inevitabile che, a un certo punto, la propria attività politica attiva sia dovuta arrestare. Ora però, alla veneranda età di 86 anni, che fine ha fatto l'ex ministro Pisanu?

L'attività di Pisanu da ministro

Nato a Ittiri (Sassari) il 2 gennaio 1937, Beppe Pisanu frequenta l'Università in Scienze agrarie, con cui consegue la laurea a Sassari. Durante il percorso di studi aderisce al gruppo di Democrazia Cristiana FUCI. Nel territorio di provincia, Pisanu percorre le vicende dei Giovani turchi, ovvero il movimento politico dei giovani sardi. Dopo di che il militante politico diventa dirigente nella provincia di Sassari e della Sardegna. Si arriva così alla fine degli anni '70 quando guida la segreteria politica nazionale al fianco di Benigno Zaccagnini. Proprio con la Dc conseguirà numerose altre cariche governative: l'esponente politico sardo riceve infatti, per tutti gli anni '80 la nomina di sottosegretario di Stato presso il Ministero del Tesoro, nelle legislature in cui al governo salirono Forlani, Spadolini e Fanfani. Con Craxi, Fanfani, Goria e De Mita, invece, Pisanu conserva lo stesso ruolo istituzionale alla Difesa.

Il decreto Antiterrorismo

Con la fine della Prima Repubblica e il conseguente scioglimento della Democrazia Cristiana, arriva il momento per lui di iscriversi a Forza Italia: prima come deputato dal 1994 al 2001 e poi ministro. La sua brevissima esperienza all'attuazione del programma di governo precede quella al Viminale per il Berlusconi II e Berlusconi III. Pisanu subentra infatti a Claudio Scajola come ministro dell'Interno nel 2002. Celebre diventerà il suo decreto Antiterrorismo, che verrà chiamato a tutti gli effetti la legge Pisanu, il quale prevedeva (tra i vari elementi) che il migrante espulso fosse immediatamente accompagnato nel suo paese d'origine, senza che il provvedimento venisse convalidato dall'Autorità giudiziaria. Siamo nel periodo immediatamente successivo agli attentati dell'11 settembre. Allo scadere del mandato, Pisanu verrà da più parti accreditato quale ministro maggiormente apprezzato dal centrosinistra.

Il recente giudizio sulla Meloni

Senatore semplice per due anni, nel 2008 arriva l'elezione a Presidente della Commissione Parlamentare Bicamerale Antimafia. Quel quinquennio si rivelerà come quello del suo allontanamento da Silvio Berlusconi per potere sostenere Scelta Civica di Mario Monti. Tuttavia, nel 2013, non verrà più ricandidato e terminerà la sua lunghissima esperienza parlamentare. Adesso, dopo dieci in cui era un po' scomparso dai radar, Pisanu è tornato sulla scena della ribalta con un paio di recenti interviste rilasciata a Formiche.net dove ha espresso la sua opinione sul governo Meloni. Per l'ex ministro dell'Interno, il bilancio del nuovo esecutivo è più che ottimo: "Se è vero che la politica estera è la politica, Meloni se l'è cavata più che brillantemente in questo primo squarcio di legislatura - sentenzia -.

Non solo: è riuscita a sbriciolare la montagna di pregiudizi che pendevano su di lei da Bruxelles a Washington".

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