Caro direttore, innanzi tutto mi presento: sono un uomo ombra, un ergastolano ostativo a qualsiasi beneficio se in cella non ci metto qualcuno al posto mio, se non faccio condannare un altro al posto mio. Da poco tempo faccio parte della redazione di «Ristretti Orizzonti» del carcere di Padova e io non c'ero quando sei venuto a trovarci.
Ho letto le tue ultime dichiarazioni, che condivido: «Credo di non avere i requisiti per andare ai domiciliari e dunque dovrei andare in carcere. I miei colleghi? Dovrebbero giocare con le loro vite non con la mia». E mi fa piacere che finalmente un giornalista pensi e dica quello che scrive.
Umanamente ti auguro che la tua situazione si risolva nel miglior modo possibile, ma non ti nascondo che per molti detenuti sei diventato una specie di cavallo di Troia per fare parlare di carcere e malagiustizia. Spero che per questo però non ci chiami infami come hai fatto con i tuoi colleghi giornalisti, perché, a differenza di loro, noi non abbiamo voce e luce per fare sapere là fuori che cosa accade qui, all'inferno: opportunità di reinserimento inesistenti, autolesionismo, suicidi, tensioni interne che sfociano a volte in condotte aggressive dell'uno o dell'altro, abusi, soprusi, ingiustizie istituzionali, e la lista sarebbe troppo lunga per andare avanti.
Direttore, la prigione è un mondo ignoto per tutti coloro che sono liberi: aiutaci con il tuo caso d'ingiustizia a fare conoscere ai nostri politici l'inferno che hanno creato e mal governano. Ma piacerebbe che andassi sul sito www.carmelomusumeci.com per aderire all'abolizione dell'ergastolo ostativo, quello che come fine pena ha la parola «mai». Potrai leggere che questa iniziativa popolare ha già raggiunto 22mila firme e tra i primi firmatari troverai il tuo collega del Giornale Stefano Lorenzetto. Poi troverai anche Margherita Hack, Umberto Veronesi, Giuliano Amato, Don Luigi Ciotti, Franca Rame, Don Andrea Gallo, Susanna Tamaro, Giuseppe Ferraro, Ornella Favero, Rita Bernardini, Sergio D'Elia, Agnese Moro, Giovanni Paolo Ramonda della Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Antigone, Roberto Vecchioni, Bianca Berlinguer, Gino Strada, Andrea Cammilleri, Barbara Alberti, Benedetta Tobagi, Carlo Fiorio, l'onorevole Francesco Ferrante, Erri De Luca e tanti altri. Ti invio un abbraccio fra le sbarre. E un in bocca al lupo.
Caro Carmelo, associo la mia firma alla petizione. Qualsiasi cosa tu abbia combinato resti un uomo. E qualsiasi uomo ha diritto a essere trattato con dignità e rispetto. Auguri.
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