Grillo insulta, l'Annunziata querela. E scoppia un caso sull'olio di ricino

Continua la campagna grillina contro i giornalisti. Lucia Annunziata querela Grillo. Lui replica con un sondaggio: "Vota il giornalista peggiore"

Grillo insulta, l'Annunziata querela. E scoppia un caso sull'olio di ricino

"A certi attori darei l’olio di ricino". Secondo il resoconto stenografico della Camera, l'intervento in Aula della deputata grillina Laura Castelli è stato accolto da un sonoro applauso dei colleghi stellati. "Mi riferivo alla mafia nelle grandi opere di cui parlava un quotidiano", specifica più tardi, quando ormai la polemica è deflagrata. Le sue parole colgono, comunque, a pieno l'odio contro la stampa che serpeggia all'interno del movimento fondato da Beppe Grillo. Odio che, a suon di insulti e accuse infondate, è stato montato nel tempo dello stesso leader. A furia di insultare a destra e manca, però, il comico è andato a sbattere il grugno. Lucia Annunziata non ha preso bene le sparate sulla sua passata collaborazione all'Eni e adesso vuole portarlo alla sbarra. Prima o poi, era destino che il guru pentastellato trovasse qualcuno incapace di digerire insulti, parolacce e dietrologie diffamanti e che gli chiedesse conto davanti a un giudice. Il leader del M5S se ne infischia e sul blog arriva a lanciare un sondaggio sulle televisioni "faziose".

"L’Annunziata ci vuole sbranare, perché sa che noi sappiamo...", ha spiegato il comico genovese a suoi. Che l'Annunziata sia più abituata a stare dalla parte dei leoni affamati che da quella dei gladiatori indifesi, lo hanno vissuto sulla propria pelle gli oltre dieci milioni di elettori del Pdl quando, intervistando il segretario del Pdl Angelino Alfano, la conduttrice di In mezz'ora li ha definiti "impresentabili". Un insulto inqualificabile che le è costato appena una ramanzina dai vertici di viale Mazzini. Adesso, per una volta, la giornalista si è trovata all'angola: bersaglio facile di Grillo, vittima di durissimi attacchi durante il comizio a Piazza Armerina. Da un po' di giorni il guru pentastellata va in giro a prendersela coi giornalisti. Tuonate da dittatore del Sud America. Minaccia di mettere le mani sulla Vigilanza Rai e di far chiudere i battenti a Porta a Porta e Ballarò, se la prende con Milena Gabanelli accusandola di "esserglisi rivoltata contro", scaccia in malomodo i cameramen e attacca l'Annunziata e il direttore di Rai 3 Andrea Vianello. Per gli insulti alla conduttrice di Report, Grillo se l'è cavata con una semplice ramanzina. "Ognuno è libero di dire ciò che vuole, non mi presto a polemiche che giudico inutili - ha commentato la Gabanelli - sono abituata a ricevere insulti. Ognuno fa il proprio mestiere e io continuo a fare la giornalista". Di tutt'altro avviso l'Annunziata che, ieri sera, è stata accusata di aver ricevuto, quando diregeva il Tg3, 150mila euro dall’Eni per una performance teatrale a Milano e altri 150mila euro per la gestione del giornalino interno. "Grillo continua la sua personalissima campagna di demonizzazione dei giornalisti confondendo e sovrapponendo - ha replicato in serata l'Annunziata - non so quanto non volutamente, informazioni che non stanno insieme tra loro". La direttrice dell’Huffington Post non è capace di fare come la Gabanelli, non riesce proprio a farsi scivolar via le accuse. E così, punto per punto, smonta il teorema esposto nel comizio di ieri a Enna. Ma non si ferma certo al botta e risposta. "Se questo significa che sono 'pagata dall’Eni', pratica di corruzione e come tale infamante, Grillo dovrà dimostrarlo con molto più di queste insinuazioni - tuona la giornalista - dovrà dimostrarlo davanti a un giudice".

Dopo la batosta elettorale il comico non ride più. E nemmeno fa ridere. Si è infatti risvegliato dalla strigliata alle amministrative parecchio nervoso. E uno dopo l'altro si è messo ad attaccare amici e nemici. Se l'è presa anche con quello Stefano Rodotà che, fino a qualche settimana fa, voleva portare al Quirinale. Lo ha definito "ottuagenario miracolato dal web". Ne è seguito un durissimo botta e risposta a distanza. Poi è stata la volta delle invettive di fuoco contro i giornalisti, senza mai abbandonare la cattiva abitudine di insultare tutti gli avversari politici. Non contento dello schiaffone dell'Annunziata, sul blog pentastellato appare il sondaggio Il microfono di legno per votare "la rete più faziosa, il direttore di rete più schierato, il conduttore di talk show più in mala fede".

Insomma, la solita provocazione che lascia il tempo che trova. Intanto, alle Camere, la famosa rivoluzione a Cinque Stelle si rivela sempre più inconcludente. Il classico fumo negli occhi che un comico del rango di Grillo è solito gettare in faccia alla folla.

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