Gruber e lo scontro con Fini: "Allergico alle domande"

Il volto di "Otto e mezzo" non ha lesinato stoccate all'ex leader di An dopo il botta e risposta al vetriolo di mercoledì sera

Gruber e lo scontro con Fini: "Allergico alle domande"
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Prosegue il dibattito sul match dialettico andato in onda mercoledì sera a “Otto e mezzo” tra la padrona di casa Lilli Gruber e Gianfranco Fini. Diversi esponenti di sinistra sono rimasti piuttosto sorpresi dalle posizioni dell’ex leader di Alleanza Nazionale, un tempo apprezzato dai progressisti ma oggi considerato eccessivamente a favore di Giorgia Meloni. Ospite ieri sera di “Piazzapulita”, la Gruber è tornata sul confronto con l’ex presidente della Camera e non ha lesinato stoccate: “È diventato allergico alle domande in puntata”.

Il dialogo tra la Gruber e Formigli era legato ai rapporti con i giornalisti del premier Meloni. Il volto di “Otto e mezzo” ha evidenziato: “Perché Giorgia Meloni non fa conferenze stampa in cui si confronta con i giornalisti. Renzi ha straquerelato i giornalisti, cosa che non dovrebbero fare le persone di potere, ma si confrontava con la stampa. Anche Berlusconi, in campagna elettorale faceva poco ma sì…”. Formigli ha dunque rincarato la dose: “A tutti stanno sulle scatole i giornalisti, ma non si è mai arrivati a una allergia così forte per le domande come adesso”. La Gruber ha sfruttato l’assist: “C’è anche in Parlamento, perché non rispondono neanche alle forze d’opposizione”. Ed eccoci al capitolo Fini, con la domanda di Formigli: “Ma c’è anche nel tuo studio ho visto, perché pure Gianfranco Fini è diventato allergico alle domande”. Ed ecco la frecciatina della Gruber: “Sì, è diventato allergico alle domande in puntata, perché per la verità è stato gentilissimo sia prima che dopo”.

Insomma, la giornalista di La 7 si è legata al dito lo scontro di mercoledì, scaturito da una domanda sulla posizione della Meloni sul riconoscimento dello Stato di Palestina.

Un botta e risposta al vetriolo in cui Fini ha puntato il dito contro la conduttrice di “Otto e mezzo”, rea di aver preparato un canovaccio secondo cui doveva fare il controcanto al governo. Fino all’affondo finale, legato alla domanda sui rapporti con il primo ministro: “Non rispondo a domande stupide, ma può decadere un livello politico di questa qualità”.

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