Fini torna a fare Fini e zittisce la Gruber. La sinistra lo disereda

L'ex leader di An, osannato quando criticava Berlusconi, duella con Lilli. E son subito insulti

Fini torna a fare Fini e zittisce la Gruber. La sinistra lo disereda
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Forse inaspettato, sicuramente d'impatto. Il match dialettico, andato in onda mercoledì sera a Otto e Mezzo, tra Lilli Gruber e Gianfranco Fini diventa subito "virale" sui social e sui giornali online, innescando qualche critica - da parte del pubblico di sinistra - sulla presunta mutazione dell'ex leader di An. Da volto del conservatorismo che piaceva anche ai progressisti, all'etichetta di difensore d'ufficio di Giorgia Meloni. Negli studi de La7 la tensione si alza sul conflitto in Medio Oriente. Gruber incalza sulla posizione della premier riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina, che per il governo dovrebbe essere subordinato alla fine del potere di Hamas e al rilascio degli ostaggi. Ed è qui che Fini reagisce: "Lei si diverte a chiedermi semplicemente giusto o sbagliato, ma bisogna fare un'analisi". E ancora: "Lei non può liquidare questioni così serie con alzate di spalle, ha una visione, me lo permette, un po' superficiale". Poi l'ex ministro degli Esteri precisa la sua posizione, dicendosi d'accordo con la linea del governo: "Sono pro al riconoscimento dello Stato palestinese, ma oggi sarebbe un gesto simbolico. Non c'è una leadership palestinese con cui Israele possa interfacciarsi". Ma è quando Gruber tenta di spostare il focus dal Medio Oriente, che Fini sbotta con decisione, duettando aspramente con la giornalista. "Conduco io la trasmissione, andiamo avanti", cerca di imporsi lei. "Mi ha invitato, mi faccia finire. Ho il dovere di dire la mia", insiste lui. Da lì alle domande sull'alleanza tra Meloni e Donald Trump. Ed ecco il Fini che, forse, non ti aspetti: "Io sono Gianfranco Fini e non Giorgia Meloni, va bene? Io l'ho votata. Penso che stia facendo molto bene il presidente del Consiglio. La voterò ancora".

"Presidente Fini, non ho capito se le piace questa destra così radicale e estrema, o no?", non molla Gruber. Fini replica, accusandola di avere preparato un canovaccio secondo cui l'ex leader di An doveva, in qualche modo, fare il controcanto all'attuale destra di Meloni. "Ma è chiaro che non mi piace, non dico di essere offeso dalla sua domanda, ma è una domandina tanto per sentirsi dire di nuovo che Fini non condivide. Scrivetelo, allora", sbotta Fini, davanti a Gruber e a Massimo Giannini di Repubblica. Dunque la polemica, con Gruber che chiede se l'ex capo della destra avesse rapporti e contatti con la premier. Con Fini che esonda: "Non rispondo a domande stupide, ma può decadere un livello politico di questa qualità".

La reazione di Fini di fronte a Gruber spiazza anche l'opinionista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi. Che tira le somme: "Abbiamo sopravvalutato anche Fini". Smentendo l'antica stima dei progressisti per l'ex vicepremier di Silvio Berlusconi, prosegue, riferito a Fini: "Ieri te lo ritrovi a Otto e Mezzo. E te lo ritrovi al suo peggio.

Maleducato, verbalmente sgradevole, umbratile come pochi e perfino clamorosamente e inspiegabilmente uterino". Concetti ripetuti, sui social, da diversi utenti, tra chi sottolinea come l'ex An abbia perso la "dignità politica guadagnata in anni di distanza dalla destra neofascista" e chi ripete: "Fini, arrogante e maleducato".

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