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Da "guerrieri" a "barbari". La sinistra si sveglia ora sugli eco-vandali

"Ignoranti e meschini". Dopo il blitz a Firenze, l'ira del sindaco Pd Nardella sugli eco-vandali. Meglio tardi che mai. Finora la sinistra aveva accarezzato gli attivisti green e la Schlein aveva pure aperto al dialogo con loro

Da "guerrieri" a "barbari". La sinistra si sveglia ora sugli eco-vandali

La sinistra forse ha aperto gli occhi: meglio tardi che mai. Di fronte al più recente blitz degli eco-vandali, avvenuto nelle scorse ore a Firenze, anche i progressisti si sono resi conto dell'incivilità espressa dagli estremisti green. Ci è voluto un po', ma alla fine ci sono arrivati. Dopo il suo scatto alla Clark Kent contro i militanti che deturpavano Palazzo Vecchio, è stato in particolare il sindaco Dario Nardella a ribattezzare in modo severo i giovani imbrattatori. "Questi sono dei barbari, degli incivili", ha lamentato il primo cittadino ed esponente dem, che d'istinto aveva anche preso a male parole uno dei protagonisti dello scriteriato gesto. Difficile trattenere gli insulti davanti a quella dissennata azione.

"Ignoranti", l'ira di Nardella sugli eco-vandali

"Sono degli ignoranti e meschini che usano il patrimonio culturale e la bellezza della città per esibizionismo", aveva anche tuonato il sindaco di Firenze, di colpo trasformatosi in un paladino anti-imbrattatori. La sua reazione muscolare, catturata in un video, aveva fatto il giro delle bacheche social, segnando almeno in questo caso un cambio di atteggiamento nei confronti degli ambientalisti d'assalto. Fino all'altro ieri, infatti, la sinistra si era distinta per un approccio vagamente permissivista nei confronti di certe eco-scorribande. Perché ai progressisti certe battaglie green piacciono molto, benché mosse da un furore ideologico piuttosto marcato.

Il permissivismo di sinistra sugli "eco-guerrieri"

Altro che "barbari e incivili". Per mesi i maître à penser apprezzati dalla sinistra avevano idealmente accarezzato gli imbrattatori, spiegando - come aveva fatto Erri de Luca - che le loro forme di lotta politica sono "ragionevoli e misurate sulla sensibilità attuale". Pure Oliviero Toscani aveva difeso a modo suo gli attiviti green. "Sono ragazzi impegnati che in fin dei conti non fanno del male a nessuno, usano vernici lavabili", aveva detto l'apprezzato fotografo, precisando però di essere infastidito dalla visione delle opere d'arte deturpate. Una certa narrazione sorta in area progressista aveva poi trasformato gli ambientalisti duri e puri in "eco-guerrieri". Un bel travisamento della realtà, visto che - fino a prova contraria - imbrattamenti e blocchi del traffico non ci sembrano lotte, ma atti di prepotenza che non risolvono l'emergenza climatica.

Il dialogo auspicato dalla Schlein

"Non è così che si manifestano le proprie idee, non è violentando il patrimonio culturale, la bellezza", aveva attaccato nelle scorse ore Dario Nardella, infuriato con i deturpatori di palazzo Vecchio. E pensare che, solo poche settimane fa, il futuro segretario Pd Elly Schlein sulle pagine del Fatto Quotidiano aveva strizzato l'occhio proprio agli attivisti di Ultima Generazione. Il dialogo - aveva detto la deputata dem - "è possibile con loro e con tutte le mobilitazioni ecologiste (...) Si può non essere d'accordo sul metodo ma non si può guardare il dito anziché la luna".

Come si è visto anche in piazza della Signoria a Firenze, tuttavaia, con certi oltranzisti dell'ambientalismo il dialogo non è possibile.

Questi ultimi, infatti, non sembrano conoscere ragioni se non quelle fortemente ideologiche sostenute con metodi discutibili. Il nuovo Pd guidato da Elly Schlein è proprio sicuro di volere questi "barbari" (per dirla alla Nardella) come interlocutori su un tema che invece richiede un approccio equilibrato e avveduto?

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