Ospite d'eccezione: il «maestro Canello». Proprio quello che al Capodanno aziendale di Fantozzi anticipa di un'ora il brindisi di mezzanotte, perché alle 24 in punto doveva suonare a un altro veglione.
Trucchi per risparmiare, in questo Natale pieno di palle, se ne escogitano tanti. Ma per un rapido promemoria, niente di meglio che sfogliare la «Guida al piacere e al divertimento 2013» dell'immarcescibile Roberto Piccinelli: giornalista che sta al «mondo del loisir» come Roberto Giacobbo sta Voyager (o Kazzenger, secondo la versione crozziana). Il comunicato stampa della «16^ edizione» (tranquilli, non sarà mica l'ultima...) della Guida piccinellesca ha l'indubbio merito di strappare più di un sorriso. Provate voi infatti a rimanere seri dinanzi a un testo dalla prosa futuristico-marinettiana che parla di «pizza alla cannabis sativa, gang bang di wurstel, dj che mixa mentre fa spinning, gastroenterologo in spiaggia, riserva di caccia con jazz club, trattoria che usa il baratto come forma di pagamento, aperitivo al poligono di tiro, cocktail con la tattoo-machine, pub che cucina con il ferro da stiro e cofane di pasta con valenza socializzante».
Secondo Piccinelli, tutto ciò incarnerebbe «i simboli di una nuova era, che guarda al passato per andare oltre». Un «oltre» che però ha una sola parola d'ordine: risparmiare. Nascono da questo insopprimibile afflato alla spending review idee apparentemente balzane come quella della trattoria che, al momento di pagare il conto, accetta il baratto; oppure il locale che permuta oggetti preziosi in cambio dell'ingresso alle feste.
«Meno snobismo, più fantasia - sottolineano i rabdomanti ludici fedeli alla filosofia del Piccinelli -. L'universo del divertimento risponde alla crisi economica, ricominciando a puntare su emozioni e curiosità più che su esibizionismo e vanagloria. Fedeli al motto delle nostre nonne, niente si butta, tutto si ricicla, le piste da ballo si trasformano in Lunch-Disco, ma anche in location per matrimoni, le biciclette ispirano i nuovi locali e le lavanderie li ospitano. E non mancano iniziative concrete tipo Adotta uno speck, anche se, contro il logorio della vita moderna, si fanno strada i Neuro Club». E ditemi voi se anche qui non si ride di gusto...
Ma non è finita qui. Dal taccuino folle dei cacciatori di indirizzi alternativi, ecco spuntare anche il «banco metalli preziosi intrattiene la clientela, mentre vende o acquista oro, gioielli, monete e orologi». «Potrebbe essere semplicisticamente interpretato come la nuova versione del banco dei pegni d'antan - annota quel volpone di Piccinelli -, ma invece dimostra la voglia di superare il momento difficile, aguzzando la fantasia».
Sforzi di fantasia che, in qualche caso, rischiano di sfociare nel bluff neurodelirico; soprattutto quando si legge di «cineristorante mignon», «gelateria specializzata in ice-bau» e «caffè che propone l'aperitivo attribuzionista» (aggettivo - quest'ultimo - la cui attribuzione resta un mistero). Dai, scherziamo. Ma ogni limite ha una pazienza, diceva Totò.
Peccato che i «sociologi del piacere» non si contengano, continuando a sparare raffiche di enigmatiche «tendenze»: Mapping, Decluttering, Divorce Party, Slope Food e Pay for Sell». Boh. E che dire della «mozzarella al pistacchio» del «consumismo illuminato» e della «vacanza liofilizzata»? Tutte prove di «un mondo che cambia e che merita di essere monitorato con attenzione». Con «attenzione, mi raccomando...
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