
Da Vannacci definito come un “coglione” al generale direttamente “fascista” il passo è tanto breve quanto preoccupante. Più passano i giorni e, purtroppo, più la lista degli insulti gratuiti indirizzati da sinistra nei confronti dell’eurodeputato leghista si aggiorna. La prima sparata di Pierluigi Bersani che, giova ricordarlo, aveva dato più o meno direttamente del “coglione” a Roberto Vannacci è la prima di una lunga serie di invettive becere e illiberali. L’ultima in ordine cronologico arriva sempre dalla vecchia sinistra antiberlusconiana.
Incalzata sulla querelle giudiziaria tra l’ex segretario del Pd e il neo-eurodeputato del Carroccio, Rosy Bindi non solo prende le parti di Bersani ma, come se non bastasse, rincara la dose e provoca il generale. “Ma se io non uso il termine che ha usato Bersani e dico che le idee di Vannacci sono le idee di un fascista, denuncia anche me o lo ritiene un complimento? “, chiede la Bindi nell’ultima puntata di In Onda, su La7. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è alla decisione della procura di Ravenna che pochi giorni fa ha consegnato il decreto penale di condanna per diffamazione a Bersani. Una scelta decisamente razionale viste le ultime dichiarazione dell’ex segretario nazionale dem.
"Io ho letto solo i sommari. Quando leggi quelle robe lì pensi: sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni, facciamo un grandissimo bar, il bar Italia. Mi resta una domanda: se è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile dare del cog***ne a un generale?”, aveva detto Bersani dal palco della Festa dell’Unità di Ravenna. Poi, dopo la decisione della Procura, aveva aggiunto: "Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo. Voglio andare al processo”.
Niente da fare. A difendere l’ex numero uno dem ci pensano Rosy Bindi e soci. L'ex acerrima rivale di Berslusconi in primis afferma che il dem "non è un tipo che ama i salotti. Ha una sua dimensione intellettuale molto raffinata, ma è sicuramente un figlio del popolo". Poi, a stretto giro, arriva la difesa a priori del compagno rosso: "Io credo che tutti abbiano capito cosa volesse dire Bersani - ragiona l'ex ministro - provo a dire un'altra cosa... Ma se io non uso il termine che ha usato Bersani e dico che le idee di Vannacci sono le idee di un fascista, denuncia anche me o lo ritiene un complimento?".
A questo punto arriva la stoccata della conduttrice Marianna Aprile: “Ottima domanda. Aspettiamo la risposta del generale Vannacci, speriamo non con il bollo della Procura…”. Da qui la conclusione surreale della Bindi: “Andremo insieme in tribunale io e Bersani”.
onesti e cercano di fare bene un lavoro delicato................
"Se insulto esisto."
Ma com'è possibile questo continuo e reiterato attacco incredibile dalle caratteristiche più volgari che miserrime nei contenuti venga portato avanti da questa pletora di personaggi che...contro il volere della Storia sta cercando faticosamente di farli dimenticare...rispuntano come funghi velenosi a dar lezioni di ....lezioni di.....LEZIONI DI CHE.....Bersano i la Bindi...?
AAAA,ho capito,che domanda.(siete di sinistra)
Il generale Vannacci deve occuparsi di cose più serie dei pensieri di certa gente.