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"Ha mai lavorato?". E scoppia la lite tra Magliaro e Bonaccini

L'ex portavoce di Almirante incalza il governatore dell'Emilia-Romagna: "Dicono che ha sempre fatto l'assessore". Il presidente del Pd s'indispettisce: "È democrazia, ha nostalgia di qualcos'altro?"

"Ha mai lavorato?", "Domande imbarazzanti". Scoppia la lite tra Magliaro e Bonaccini

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"Ha mai lavorato?", "Domande imbarazzanti". Scoppia la lite tra Magliaro e Bonaccini

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Spesso il dibattito nei talk show assume i contorni di un duello tra caratteri importanti, sfociando nelle inevitabili liti che finiscono per trasferire l'attenzione della discussione sul piano personale. A tal proposito un duro botta e risposta è avvenuto nell'ultima puntata di Dimartedì, programma condotto da Giovanni Floris in onda su La7, che ha visto scontrarsi Massimo Magliaro da una parte e Stefano Bonaccini dall'altra.

Lo storico portavoce di Giorgio Almirante ha esordito nel suo intervento incalzando direttamente il governatore dell'Emilia-Romagna, dando conto di una serie di lamentele e considerazioni al veleno che ha sganciato qualcuno all'interno del Partito democratico. Nello specifico sono tre i punti su cui Bonaccini è stato pungolato: la sua grande responsabilità è stata quella di aver inventato Elly Schlein, "che prima di lei era una sconosciuta, amica dei centri sociali di Bologna"; prima è stato molto vicino a Matteo Renzi e adesso si trova in uno steccato assai avverso nei confronti di Italia Viva; gli impegni lavorativi della sua vita hanno riguardato fin da subito la politica.

"Di lei si dice che non ha mai lavorato, è nato assessore", è stata l'osservazione riportata da Magliaro. A scatenare la risposta sono state le sottolineature che gravano sul conto del governatore dell'Emilia-Romagna, che a sua volta si è indispettito e ha replicato a stretto giro a quanto affermato dal suo interlocutore: "Sono domande davvero imbarazzanti per chi le fa, non per me che devo rispondere". L'uscita è stata presa al balzo dall'ex portavoce di Almirante per ribadire a gran voce il quesito: "Risponda, ha mai lavorato in vita sua?".

Bonaccini ha ricordato di essere diventato assessore a vent'anni circa nel suo Paese dopo essere stato eletto grazie al voto dei cittadini. La stessa carica l'ha ricoperta a Modena in seguito alla candidatura che l'ha visto vincere. "Si chiama democrazia, non so se lei ha nostalgia di qualcos'altro", ha dichiarato il presidente del Pd. Che ha rivendicato tutte le sue candidature che l'hanno portato a trionfare, ponendo l'attenzione sul fatto che lavora circa 12-18 ore al giorno compresi sabato e domenica.

"Sulla qualità del mio lavoro lascio giudicare i cittadini, ma sul fatto che io lavoro...", ha concluso Bonaccini. In precedenza Magliaro si era soffermato sull'aspetto della credibilità politica del Partito democratico che, dal suo punto di vista, sta lasciando fare l'opposizione non ai suoi esponenti ma ai media e ai giornali. E si è detto consapevole del grande problema in Italia che riguarda la tenuta dell'assetto democratico, lanciando una frecciatina nettissima a un Pd in crisi di identità e che non sembra essere in grado di invertire la rotta del declino: "L'opposizione non esiste.

Il Pd non c'è, è virtuale".

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