Per quanti scelgono di investire a breve termine - consideriamo in questo caso un arco temporale compreso tra 6 e 12 mesi - il «Portafoglio prudente» dovrebbe prevedere per il 50% fondi di liquidità euro, per l'altra metà fondi obbligazionari euro breve termine. Un giardinetto così composto permette di diversificare su decine di titoli di Stato di tutti i Paesi della zona euro (quali Germania, Francia, Olanda, Austria, Belgio) con scadenze brevi comprese tra i 6 e i 18 mesi: si tratta di titoli, con scadenza tra gennaio 2013 e gennaio 2014, che dovrebbero essere quasi insensibili alle eventuali turbolenze dei mercati finanziari. Il rendimento lordo atteso a scadenza dovrebbe attestarsi tra l'1,30% e l'1,40% annuo, contro l'1,80% lordo ottenibile con Bot con scadenza compresa tra gennaio e luglio 2013, ma il «giardinetto» qui proposto offre la quasi certezza di riavere a scadenza (tra gennaio e luglio 2013) perlomeno il capitale investito.
Al contrario chi vuole un rendimento superiore - per la precisione il 3,60%, cioè il doppio di quanto garantiscono oggi i Bot con scadenza compresa tra gennaio e luglio 2013 - può puntare su un «Portafoglio dinamico» così composto: la ricetta prevede un 50% in fondi di liquidità area euro, un 25% in fondi obbligazionari euro corporate bond euro (i prodotti del risparmio gestito che investono in emissioni obbligazionarie societarie euro) e il restante 25% in fondi obbligazionari Paesi emergenti (quelli cioè che puntano sui titoli di Stato e le obbligazioni corporate dei Paesi in via di sviluppo). Questo secondo «giardinetto» di fondi è molto meno esposto sui titoli di Stato della zona euro perché preferisce puntare sui titoli a reddito fisso delle aziende europee e sui bond governativi dei Paesi emergenti: emittenti che, in questa fase, sono più solidi e più affidabili rispetto a molti Stati del Vecchio Continente.
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