Politica

I due anni amari di Giggino con spinte a parenti e amici

Dai compagni di scuola al fratello: De Magistris ha trovato un posto a tutti

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris

Compagni di scuola, cantava Antonello Venditti negli anni della post contestazione. Critico nei confronti degli ex rivoluzionari della sua generazione, il miliardario di fede comunista, intonava «compagno per niente ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu?».
Trentotto anni dopo quel grande successo discografico, Giggino De Magistris ha «cantato» la bella canzone di Venditti in chiave «arancione», dove invece del posto in banca, c'è il posto in giunta. Lo «scassatore», infatti, ha chiamato con sé due «compagni di scuola» per affidargli un assessorato a testa. Carmine Piscopo e Roberta Gaeta, sono loro i neo assessori arancioni, rispettivamente con deleghe alle Politiche urbane e al Welfare. Compagni al liceo Pansini del Vomero, ritrovatisi assieme nei banchi di Palazzo San Giacomo.
Ma Giggino, giunto alla quarta giunta (pardon, per il bisticcio di parole) arancione in appena due anni, non si è rivolto solo ai compagni di scuola per «salvare» Napoli dalle buche, dal caos trasporti e da mille altri problemi, fin troppo noti da decenni, ma anche a parenti e amici di stretta osservanza. Ad esempio, il fratello Claudio è consulente del Comune per la realizzazione dei Grandi eventi.
Negli ultimi giorni i due fratelli, Giggino e Claudio sono in forte polemica con il soprintendente Giorgio Cozzolino, promotore di un decreto che limita l'uso di Piazza del Plebiscito per i concerti. Polemiche insorte all'indomani del concerto di Bruce Springsteen. Una anomalia inedita, due fratelli che operano per la stessa amministrazione, finiti nel mirino della critica.
E che dire del caso di Omero Ambrogi, amico di famiglia dei De Magistris, un fuoriclasse sicuramente, indicato da Giggino come presidente del consiglio di amministrazione di Bagnolifutura (il Comune è proprietario al 90 per cento, il restante 10 appartiene a Regione e Provincia). Bagnolifutura da tempo è finita sotto inchiesta ad opera della Procura per la bonifica dei suoli, mai avvenuta (in questo caso l'amministrazione «arancione» non c'entra nulla).
Restando nella Bagnolifutura, una dei tre consiglieri è l'avvocato Anna Falcone, cosentina di nascita, amica di Giggino, dall'ex pm sponsorizzatissima per un posto «sicuro» (ma si fa per dire, considerati i risultati) da candidata alla Camera in Calabria per Rivoluzione civile di Ingroia, alle ultime elezioni politiche. Sul nome di Anna si stava addirittura consumando una guerra tra i due ex colleghi magistrati. Un mistero la decisione di Giggino di indicare una professionista calabrese per la rinascita di Bagnoli «con le tante personalità che ci sono a Napoli», spiega adirato uno dell'entourage del sindaco.
E mica è finita. C'è anche Lucia Russo, una di famiglia a dare una mano a Giggino. La signora Russo è la cugina del sindaco (figlia di un fratello della madre di De Magistris) che lavora nella segreteria dell'assessore Giuseppina Tommasielli, delega allo Sport, oggi incardinata nello staff del sindaco. Compagni di scuola, parenti, amici e amiche per la rinascita di Napoli ma, per ora, gli unici fantasmagorici progetti realizzati dal gran capo «arancione» si fermano a una pista ciclabile (sulla quale indaga la Procura), un giretto d'Italia, costellato dalle toppe «cucite» per colmare le buche, due garette prive di significato di Coppa America, la cittadinanza onoraria a Abu Mazen.
Saranno felici i napoletani? E le promesse fatte in quei 32 minuti di comizio al suo esordio in campagna elettorale al cinema Modernissimo, che fine hanno fatto? Teorizzava una amministrazione lontana dai partiti mentre nella sua giunta, oltre ad amici, parenti e compagni di scuola, ci sono anche uomini del Pd al quale aveva dichiarato guerra. Nei giorni scorsi Giggino ha celebrato i suoi primi due anni da sindaco di Napoli con la diffusione di un video. Si è autopromosso senza chiedere ai napoletani che cosa ne pensassero. Restando in tema musicale: De Magistris se la suona e se la canta.


carminespadafora@gmail.com

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