«Il cittadino che si deve ricoverare presso la Casa di Cura Villa del Sole Napoli è messo in condizione di poter scegliere liberamente e al di fuori di ogni costrizione materiale e morale percependo la qualità del servizio a tutti i livelli». Una beffa le parole che ancora oggi, dopo la retata a «Villa del sole», una palazzina superlusso, con vista incollata sul Golfo e il Vesuvio, al confine tra il Vomero e Posillipo, appaiono sul sito della clinica per Vip. Villa del sole è stata decimata da arresti e altre misure cautelari. In cella è finito il primario del reparto di Ortopedia dellospedale Cardarelli (il più grande ma anche il più disastrato del sud), Paolo Iannelli, nonchè proprietario della clinica. Detenzione casalinga per il fratello gemello, Gabriele, presidente del Cda della clinica per Vip e per lamministratore Marco Von Arx. In sostanza, il presunto «capo e promotore del sodalizio» Paolo Iannelli, in base alle risultanze investigative condotte della Procura aveva trasformato la seconda divisione di ortopedia dell'ospedale Cardarelli «in un vero e proprio centro di reclutamento di pazienti» che poi venivano dirottati a Villa del Sole. Lescamotage per trasferire i pazienti nella clinica del professore era sempre lo stesso: le lunghe liste di attesa. Ma anche operazioni pagate due volte: dal paziente e dal Servizio sanitario.
Lindagine è stata coordinata dal Procuratore aggiunto Francesco Greco e dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock mentre lordinanza è stata emessa dal gip Ludovica Mancini ed eseguita dalla Polizia Tributaria della Guardia di finanza e dai carabinieri del Nas. Ma, in questa nuova storiaccia di malasanità napoletana, ci sono anche altri protagonisti, altri dieci medici che hanno ricevuto una misura cautelare ed altri 29 indagati. Paolo Iannelli nel corso di un controllo della polizia giudiziaria, mentre risultava in servizio in ospedale, in realtà si trovava in vacanza in Thailandia. E, cosi, in altre 88 occasioni come accertato dagli investigatori. Ma, Iannelli oltre ad avvalersi della «collaborazione di medici del Cardarelli, non autorizzati a svolgere attività intramoenia nella struttura privata, utilizzava indebitamente i ferri chirurgici di proprietà del Cardarelli a Villa del sole», spiega nellordinanza di custodia il gip Mancini.Gabriele Iannelli entra nella vicenda di un paziente morto a seguito di un intervento. Il fattaccio risale a 3 anni fa, quando, il paziente, Stefano Maraolo affetto da obesità doveva essere sottoposto a un intervento di by-pass gastrico in anestesia totale. Per gli inquirenti il chirurgo e l'anestesista «pur essendo consapevoli del rischio che comportava l'intervento aggravavano tale rischio decidendo di effettuare l'intervento presso la casa di cura privata Villa del Sole dove l'equipe medica non poteva godere del supporto delle strutture dei mezzi necessari». In questa vicenda sono indagati per omicidio colposo il chirurgo Luigi Angrisani e l'anestesista Michele Chiariello. Gli investigatori avrebbero accertato che il cadavere fu portato via davanti ai parenti facendo loro credere che il paziente fosse vivo ma affetto da una grave crisi respiratoria. Poco dopo Maraolo, una volta al Policlinico fu dichiarato morto. A quella morte a Villa del sole cercarono di porre un rimedio per non rovinare il buon nome della clinica. Come? «Trovami le carte, vediamo bene i fatti nostri». Gabriele Iannelli parla al telefono con Marco Von Arx. Gli inquirenti sostengono che si tratta di un tentativo di correre ai ripari, falsificando la cartella clinica. Truoveme 'e cart, verimmo bbuono 'e cazzi nuosti perchè io non voglio scrivere insomma... dice al telefono Gabriele.
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