"I no sulla cittadinanza sono agghiaccianti". La risposta che gela il giornalista

Nemmeno davanti ai numeri, che bocciano senza appello gli integralisti dell'accoglienza, la sinistra si rende conto che il Paese reale ambisce ad avere più sicurezza

"I no sulla cittadinanza sono agghiaccianti". La risposta che gela il giornalista
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Nonostante l'oggettiva batosta rimediata al referendum, al quale è andato a votare solo il 30% della popolazione avente diritto, il Pd di Elly Schlein grida al successo. È la vecchia tecnica secondo la quale una narrazione ripetuta poi diventa reale. Il dato che dovrebbe far maggiormente riflettere Pd e compagni vari è quello della cittadinanza, perché di quelli che sono andati a votare, che secondo una fantasiosa lettura sono elettori del "campo largo", più del 30% ha detto che non vuole che vengano accorciati i termini per il suo ottenimento. Ma la sinistra italiana è chiusa nel suo circolino che è avulso dal mondo reale e non si rende conto di quali siano le reali necessità della cittadinanza. "Se confermati, molto preoccupanti i no sulla cittadinanza. Anzi, agghiaccianti", scriveva ieri pomeriggio il giornalista Andrea Vianello a seguito dei primi risultati.

A spiegargli come va il mondo è intervenuta Allegra Bonomi, nome di rilievo nel mondo dell'imprenditoria italiana, che con un lungo messaggio lasciato in risposta al giornalista, ha definito con precisioni le ragioni di quel "no" così netto. "Io vivo a Milano e le assicuro che non sono per niente meravigliata. Basta farsi un giro sui mezzi pubblici, andare in certe periferie, passeggiare al parco, passare di sera in piazza del Duomo... per capire che questa immigrazione incontrollata crea enormi problemi di sicurezza, di ordine pubblico e di decoro", scrive la donna, facendosi portavoce di gran parte degli italiani. "La gente è stufa. Non si tratta di xenofobia ma di diritto a una vita normale. Si può alle sette di sera essere presi a sprangate da un gambiano nudo in metropolitana? È successo a due passi da casa mia a una ragazza, che si è salvata per miracolo", ha proseguito riportando uno dei tanti fatti tremendi che si registrano a Milano e che purtroppo, ormai, non fanno nemmeno più notizia.

"Cosa dovrei dire a mia figlia quando esce? E purtroppo oramai questi episodi di violenza gratuita sono sempre più frequenti. Per non parlare di gente che spaccia, che rapina, che molesta le donne, che scatena risse, che defeca nelle aiuole vicino alla Stazione Centrale, che gira ubriaca... è un continuo", si legge ancora nello sfogo di Bonomi. Lei ha rappresentato uno spaccato di vita quotidiana a Milano ma qualunque italiano che viva in una qualunque città del Paese, che sia grande o piccola, può portare testimonianze simili.

"Faccia un bell'articolo, intervisti la gente comune e capirà quale deve essere la vera preoccupazione", conclude il post rivolgendosi direttamente a Vianello. Eppure, l'indicazione è stata chiara al referendum.

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