I sondaggi erano sballati: vola il partito di Wilders

Avrà il colore ossigenato della chioma di Geert Wilders la punta dell'ondata euroscettica e populista, partita dall'Olanda e abbattutasi su tutte le urne europee. A dire il vero sembrava perduto durant5e la giornata di voto ma poi tutto si è capovolto. Un vero e proprio colpo di scena alle europee in Olanda dove contrariamente agli exit poll il partito xenofobo Pvv di Geert Wilders è secondo e non quarto come in un primo tempo era stato riferito alla chiusura dei seggi. Il Pvv è secondo ex aequo con 4 seggi (nel 2009 ne aveva 5) su 26 che spettano all'Olanda con il gruppo Democratici 66. Primi si confermano i Cristiano Democratici con 5 seggi. Almeno secondo i dati in mano all'agenzia olandese Anp. La commissione elettorale pubblicherà i risultati ufficiali in settimana. Davanti al Pvv era dato dagli exit poll il Partito Popolare per la Liberta e la Democrazia. Al pari di Pim Fortuyn, Wilders è oggi uno dei più controversi leader della pattuglia di «euroscettici» decisi a trasformare il Parlamento di Strasburgo nella prima linea della guerra all'Unione Europea. E per quanto riguarda Wilders anche all'immigrazione fuori controllo.

Al Giornale aveva dichiarato: «Per molti l'atteggiamento più cristiano è accogliere più immigrati possibile, ma questa non è proprio la soluzione - spiegava in una intervista esclusiva a Il Giornale - A Strasburgo il mio obiettivo sarà la riconquista della sovranità nazionale. Senza il controllo delle frontiere e la possibilità di decidere chi entra a casa tua e chi no la sovranità non esiste. Le politiche sull'immigrazione devono tornare in mano all'Olanda, all'Italia e ai singoli stati».

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