RomaMessa in sicurezza delle aree a rischio, potenziamento della green economy, trasparenza dei dati e semplificazione delle procedure. Queste le priorità indicate al governo che verrà dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) durante il forum tenuto ieri a Roma con la partecipazione, tra gli altri, del responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli, l'ex ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il presidente Inps, Antonio Mastrapasqua. Dal gettito Imu arriveranno 24 miliardi, osserva il vicepresidente del CNI, Fabio Bonfà, ne basterebbe un quinto, ovvero circa 5 miliardi, per mettere in sicurezza tutti gli edifici in zona sismica 1, comprese le scuole.
Per la messa in sicurezza dell'intero patrimonio abitativo la spesa ammonterebbe a 93 miliardi. Non soltanto la sicurezza è una priorità per l'incolumità della popolazione ma rappresenterebbe anche un risparmio visto che negli ultimi 40 anni i terremoti hanno provocato 147 miliardi di euro di danni. Il rilancio dell'occupazione potrebbe partire proprio dall'impulso alla green economy. Con il riciclaggio dei rifiuti si potrebbero creare 500.000 nuovi posti di lavoro e si risparmierebbero i 250.
GLI INGEGNERI «Con 93 miliardi edifici al sicuro dal rischio sismico»
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