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Tra insulti e recriminazioni, spunta la federazione: il Terzo polo ci riprova?

Azione e Italia Viva provano a tenere unite le strade con una federazione. “Noi ci siamo”, il messaggio di Boschi e Paita

Tra insulti e recriminazioni, spunta la federazione: il Terzo polo ci riprova?

Giorni roventi per il Terzo polo. Dal partito unico all’implosione, il passo è stato breve. Matteo Renzi e Carlo Calenda si sono sfidati a distanza tra insulti e recriminazioni, un tutti contro tutti che ha portato alla fine dell’asse Azione-Italia Viva. O forse no: i due partiti sono infatti al lavoro per tenere unite le strade con una federazione. L’idea è stata lanciata da Mara Carfagna e ha trovato l’apertura delle renziane di spicco Boschi e Paita. Pontieri impegnatissimi, un barlume di speranza di sopravvivenza c’è. Forse, perchè le voci si rincorrono, conferme e smentite si alternano.

Il Terzo polo ci riprova?

“Abbiamo il dovere di guardare avanti e lasciarci alle spalle le miserie e la polvere di questi giorni”, il monito della Carfagna ai microfoni di Repubblica. In altre parole, dimenticare insulti e ingiurie persino giustizialiste. La presidente di Azione ha dunque messo sul tavolo l’ipotesi di federazione: l’obiettivo è "costruire una coalizione delle forze di centro, riformiste, europeiste e liberali che si alleano fra loro senza rinunciare ai propri simboli, ai propri leader, alle proprie identità". Una super accozzaglia con protagonisti Italia Viva, Azione, Più Europa (che ha già rotto con Calenda tra parole grosse) e i liberali democratici europei.

“Condivido al 100% quello che ha detto Mara”, il primo commento di Calenda all’Adnkronos. Il progetto della Carfagna è stato promosso anche da Andrea Marcucci, ex capogruppo Pd e fresco di adesione ai Libdem europei: "Per non essere costretti a 'buttare via tutto’, sarebbe di buon senso ripartire da una federazione liberale, che tenga insieme Italia Viva, Azione, Più Europa, i liberali democratici europei, e chiunque sia interessato, un cantiere aperto e veramente inclusivo. Con altre parole, è quello che oggi propone Mara Carfagna e può essere la strada giusta in vista delle elezioni europee".

Ma l’apertura è arrivata soprattutto da Italia Viva: i renziani sono pronti a tornare al tavolo delle trattative."Interessante la proposta di Mara Carfagna di ripartire dalla federazione. Noi ci siamo", le parole di Raffaella Paita. Sulla stessa linea Maria Elena Boschi:"Mi pare molto saggia la proposta di Andrea Marcucci". Parole importanti, che testimoniano il tentativo concreto di nascondere sotto il tappeto giorni di insulti e irrisioni:"La federazione fra Azione e Italia Viva, lanciata da Mara Carfagna e condivisa da Carlo Calenda ci può e ci deve aiutare a superare questa fase. Bene che Raffaella Paita e Maria Elena Boschi la sostengano. Costruiamo ponti. Guardiamo avanti", il plauso della Gelmini.

Come anticipato, le smentite hanno lo stesso ritmo delle aperture entusiastiche: nessuna sorpresa, date le straordinarie giravolte a cui ha abituato Calenda. Fonti di Azione sembrano infatti chiudere alle ipotesi di un ritorno di fiamma: "La federazione con Italia Viva è stata sciolta e non verrà ricostituita - riporta Adnkronos - Sono venuti meno i presupposti di fiducia dopo le azioni di Renzi e Boschi di questi mesi.

Il progetto di Azione va avanti con l'obiettivo di costruire un polo riformista, liberale e popolare con chi seriamente e lealmente ci vorrà lavorare".

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