Insulti sui social alla consigliera Fdi. E la sinistra tace

Insulti social alla consigliera di Fdi, ma il sindaco di sinistra tace

Insulti sui social alla consigliera Fdi. E la sinistra tace
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A Cento (Ferrara) la politica è dominata dai «leoni da tastiera». La consigliera comunale Francesca Caldarone (FdI) ne sa qualcosa. Tanto che sta pensando di sporgere denuncia per le minacce e le aggressioni verbali ricevute sui social per la sua attività politica. Che i social siano il lato ingovernabile della maleducazione è più che risaputo ma qui, a Cento, le cose sono un po' più complesse. Da tempo la consigliera Caldarone sta pressando il sindaco Edoardo Accorsi, che guida una maggioranza di centrosinistra, a fornire spiegazioni sulla revoca del contratto di ricostruzione (dopo il sisma) del teatro comunale.

«Il sindaco mi sta evitando - racconta Caldarone - e più volte ho chiesto di portare in discussione al Consiglio il tema. Questa discussione pubblica, però, è sempre stata negata». La consigliera di Fratelli d'Italia, però, non demorde. Ed è pronta a fare segnalazione alla prefettura mentre il senatore e collega di partito Alberto Balboni ha già annunciato un'interrogazione parlamentare sul caso.

Che il teatro sia un argomento tabù lo dimostra, secondo la stessa Caldarone, la «lettera aperta» che lo stesso Accorsi le ha indirizzato via Facebook. Dove infatti si parla di ospedale, di manutenzione stradale ma non di teatro da ricostruire. Un caso? Secondo la diretta interessata e destinataria della lettera, certamente no.

Ma c'è di più. E qui intervengono i «leoni da tastiera» citati all'inizio. Sotto la lettera, infatti, è pieno di commenti sprezzanti (eufemismo). Dai quali, però, lo stesso sindaco non ha ancora preso le distanze.

«Offese e minacce non devono entrare nel confronto politico - commenta Calderone -. Capisco che non le abbia scritte lui ma visto che sono sulla sua pagina e sotto una sua lettera almeno poteva censurarle e prendere le distanze da questi odiatori da tastiera».

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