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"Intollerabile". L'indignazione dem per il blocco all'Ong finanziata

I parlamentari Pd della Toscana contro il governo dopo il fermo amministrativo e la multa a Open Arms. Nelle scorse settimane gli stessi dem avevano deciso di finanziare proprio quella Ong

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Il Pd sta con l'Ong multata. Pure stavolta. Dopo il fermo amministrativo e nuova la multa comminata a Open Arms per la violazione delle leggi italiane, il Partito democratico si è scagliato ancora contro il governo. Ad alzare la voce sono stati in particolare i deputati e i senatori dem eletti in Toscana, che già in passato avevano dimostrato solidarietà e sostegno - anche economico - all'organizzazione umanitaria spagnola. A inizio settembre, infatti, gli stessi democrats toscani avevano avviato una raccolta fondi per contribuire alle attività di Open Arms, che anche in quel periodo aveva subito blocchi e sanzioni da parte delle autorità per aver disertato i decreti governativi. Ora, allo scattare dei nuovi provvedimenti, è partita anche la difesa a spada tratta del Pd.

"Di nuovo un fermo amministrativo e una multa per la nave della ong Open Arms. Un provvedimento, se possibile, ancora più intollerabile del precedente per chiunque abbia un briciolo di umanità. Perchè, questa volta, l'equipaggio della nave ha salvato soprattutto minori: cosa avrebbero dovuto fare i volontari della Open Arms? Lasciar morire in mare bambini e ragazzi?", hanno dichiarato i parlamentari Pd della Toscana. E ancora, l'attacco politico all'esecutivo: "Via via che i provvedimenti del decreto Piantedosi producono i loro effetti, si capisce sempre meglio come il governo abbia toccato il fondo dell'umanità".

Presentando la loro rimostranza in difesa dell'Ong multata e costretta di conseguenza a fermarsi a Marina di Carrara, i deputati e i senatori del Pd eletti in Toscana hanno dunque annunciano un'interrogazione parlamentare, che riguarderà anche la più ampia questione dei salvataggi di migranti in mare da parte delle organizzazioni non governative. La sinistra sostiene infatti che il governo voglia perseguitare queste realtà, mentre la maggioranza ribadisce una linea di principio ben diversa, chiedendo il semplice rispetto di regole necessarie e valide per tutti sugli interventi umanitari nelle acque nazionali.

"Oltre all'aspetto morale, punire e sanzionare le Ong appare una pratica apertamente in contrasto con i principi e le norme del diritto internazionale che garantiscono il diritto per tutti gli individui di essere soccorsi in mare. E non salvare chi è in pericolo è un'omissione di soccorso, quindi un reato", hanno concluso i parlamentari toscani del Pd, ritenendo "urgente e necessario sospendere e le sanzioni pecuniarie ed amministrative commutate ad Open Arms ed alle altre navi". Il loro posto - hanno sostenuto i dem - "è nel Mediterraneo centrale a salvare vite".

L'accorato appello del Pd, tuttavia, appare viziato e connotato proprio da quell'aperto sostegno che il partito di sinistra aveva manifestato verso Open Arms. Il fatto che i parlamentari difendano strenuamente l'operato di un'Ong da loro finanziata crea una sorta di cortocircuito, se non altro sul fronte dell'imparzilità dell'istanza presentata.

Peraltro, già durante il fermo amministrativo di settembre, il segretario del Pd toscano e deputato Emiliano Fossi era salito a bordo dell'imbarcazione umanitaria, di fatto legittimando la condotta sanzionata secondo le leggi italiane.

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