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"Io sono una persona libera". Meloni cita Papa Wojtyla e lancia un messaggio agli avversari

Il giorno della memoria liturgica di Papa Giovanni Paolo II coincide con quello dell'insediamento del governo Meloni. La presidente del Consiglio ha voluto ricordare la coincidenza di date

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Giorgia Meloni, in occasione della memoria liturgica di Papa Giovanni Paolo II, ha voluto lasciare un lungo messaggio social, non senza riferimenti politici per i suoi avversari. "Giovanni Paolo II mi ha insegnato tante cose. Di una ne ho fatto tesoro e orienta il mio impegno. 'La libertà', diceva, 'non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell'avere il diritto di fare ciò che si deve'", scrive il premier, facendo sue le parole del pontefice polacco che incarnano la sua concezione politica fin dalla militanza e ora che è a capo del governo italiano.

Ed è proprio in nome dell'elevato concetto di libertà che il presidente del Consiglio prosegue: "Io sono una persona libera, lo sarò nonostante tutto, e cercherò di fare sempre ciò che devo". Un messaggio forte, preciso e determinato, che arriva diretto all'opposizione che continua nei suoi tentativi di picconamento del governo, mai riusciti e, soprattutto, spesso mirati agli ambiti extra politici. "Ho sempre considerato Karol Wojtyla un po' come il 'mio' santo e mi piace pensare che mi protegga da lassù - aggiunge. E un anno fa, quando mi sono resa conto di questa 'coincidenza', mi sono emozionata e ho avvertito la sensazione che nel cammino che stavo per iniziare lo avrei sempre avuto al mio fianco", spiega Meloni.

Il giorno della memoria liturgica di Papa Wojtyla, infatti, coincide con il giorno dell'insediamento di Meloni e del suo governo a Palazzo Chigi, una data che nell'intervento di oggi alla convention di Fratelli d'Italia per la celebrazione dell'anniversario il premier ha definito come "giorno storico". Ed è così che passerà alla storia, soprattutto per essere il primo governo di destra-centro della storia della Repubblica italiana che, soprattutto, è guidato da un presidente del Consiglio donna.

Il premier è tornato ieri notte dal viaggio diplomatico in Medio Oriente, che l'ha vista partecipare al vertice della pace in Egitto e poi incontrare il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Oggi, avrebbe dovuto partecipare alla convention del suo partito in celebrazione del primo anniversario ma ha preferito rimanere a casa con sua figlia in questo momento così particolare della sua vita privata.

E, forse, anche questa dopo tutto è libertà, diritto di fare ciò che si deve.