Iscrizioni on line a scuola, assalto al sito Miur

Il ministro dell'Istruzione Profumo lo giudica «un successo»: ieri, primo giorno di iscrizioni on line, all'ora di pranzo erano già state registrate tredicimila domande. In tutto le iscrizioni riguardano circa un milione e settecentomila studenti delle prime classi del prossimo anno scolastico. Non altrettanto soddisfatte - almeno dai commenti - sembrano essere state però le famiglie, alle prese con un sistema che in mattinata, complice anche il gran numero di clic in contemporanea, è andato in tilt. Racconta Patrizia (è mezzogiorno): «Scrivo da una scuola dove le iscrizioni on line non funzionano assolutamente. Il sito non riceve, non carica i dati e spesso non si apre nemmeno. I genitori a casa sono nelle stesse condizioni e telefonano alla segreteria comunicando i loro problemi». Filippo: «Già 5000? Ma se il sistema non funziona e non permette di completare le iscrizioni! È da stamattina che proviamo dalla mia scuola e non si riesce a completarne una sola di iscrizione». Paola (ore 12.15): «È da questa mattina alle 8 che provo a entrare nel sito per effettuare l'iscrizione per mio figlio, ma ancora non ci sono riuscita. Ho anche chiamato al ministero e mi hanno detto che avrebbero cercato di risolvere il problema. Come hanno potuto iscriversi tutte quelle persone?». Alle due meno un quarto di pomeriggio Daniele è ancora a zero: «Sto provando a iscrivere mio figlio dalle 8 e 30 di stamattina. Non ci sono ancora riuscito, a causa di continue interruzioni e malfunzionamenti».
Perché questo assalto al sito del Miur? Secondo un sondaggio di Skuola.net, per il 40% dei genitori «chi primo arriva meglio alloggia». Quindi meglio sbrigarsi.

Anche se il ministero ha spiegato che «le domande in qualsiasi momento pervengano, purché fra il 21 gennaio e il 28 febbraio, dovranno essere valutate secondo i criteri di precedenza deliberati dai consigli di istituti», criteri che non possono dare «alcuna rilevanza all'ordine di arrivo delle domande». In pratica non c'è fretta: c'è tempo 24 ore su 24, fino fine febbraio. Secondo il Miur si risparmieranno 5 milioni di fogli di carta e 84mila ore di lavoro delle segreterie (oltre ai permessi chiesti dai genitori).

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