Gli italiani chiedono sempre più la falloplastica

Al 34esimo congresso della Società italiana di medicina estetica in corso a Roma gli esperti spiegano che sono in aumento i giovani che si sottopongono all'operazione per allungare (10% di richieste) o ingrandire (30%) il pene

Sono in aumento gli uomini che chiedono interventi di falloplastica. Al 34esimo congresso della Società italiana di medicina estetica in corso a Roma, una sessione è dedicata all'argomento e si scopre che soprattutto tra i giovani non ci sono più molte remore a sottoporsi all'operazione per allungare (10% di richieste) o ingrandire (30%) il pene.
I dati sono sottostimati, ma nel 2011 circa 3 mila italiani hanno richiesto questo intervento e, spiega il chirurgo e andrologo Alessandro Littara, «il trend è in aumento e negli ultimi due anni le domande di intervento sono aumentate del 10 % ogni anno» .
Sempre più persone, dunque, si rivolgono al chirurgo per modificare le dimensioni del proprio organo genitale e dal 2006 il Centro di Medicina Sessuale di Milano ha proposto la «designer laser falloplastica», un bouquet di procedure chirurgiche per soddisfare il paziente nella più assoluta sicurezza.
Elena Fasola, microchirurgo e medico estetico spiega che caratteristica principale di questa opzione chirurgica è, oltre all'utilizzo del laser a diodi, quella di «personalizzare» la tecnica chirurgica a seconda delle caratteristiche del paziente.
All'incontro Sime emerge inoltre che le donne italiane, e in generale quelle europee, preferiscono sottoporsi a interventi di chirurgia estetica molto discreti e poco evidenti. Emanuele Bartoletti, presidente del congresso, spiega che da noi è molto diverso che negli Stati Uniti, dove si «pretendono», invece, trattamenti molto «evidenti» per far vedere agli altri che si è fatta la tossina botulinica, il lifting o l'intervento al seno.
In Italia, invece, le pazienti vorrebbero che neanche il marito si accorgesse dei «ritocchi» e la richiesta è per interventi «morbidi».
Quanto al modello di bellezza, di errori se ne fanno tanti, a incominciare dagli zigomi prominenti che, spiega l'esperto, « sul nostrovolto snaturano completamente l'equilibrio armonico». Bartoletti denuncia: «L'errore classico delle nostre pazienti è quello di pensare di poter risollevare i tessuti, anche a livello della mandibola, "riempiendo" gli zigomi: e questo è il motivo per cui spesso si vedono persone in giro con dei "terzi superiori" del viso sproporzionati».
Il futuro della cosmetica invece sta nelle staminali, sia in quelle umane che vengono studiate per capire come attivare quelle presenti nella pelle, sia quelle vegetali che invece trovano sempre più spazio nei prodotti, afferma la cosmetologa Carla Scesa.
Una raccomandazione, poi, per la dieta: per dimagrire non serve affannarsi a contare le calorie.

Pier Luigi Rossi, medico specialista in scienza della alimentazione e medicina preventiva dell'Università di Bologna, spiega che è piuttosto necessario selezionare accuratamente le molecole che introduciamo con gli alimenti.

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