
L'orizzonte temporale è il 2026 quando saranno finite le Olimpiadi invernali di Milano Cortina e i cantieri del Pnrr dovranno essere chiusi, mentre non si vedono nuovi titoli edilizi per via della paralisi dello Sportello Unico, e quindi nuovi cantieri pronti a partire. In sostanza l'orizzonte che si prospetta tra sei mesi è la completa paralisi del settore. Bisogna tenere conto, infatti, che prima che si apra effettivamente un cantiere passano circa 2/3 anni di burocrazia, ovvero di processi autorizzativi vari.
Ora che le pratiche sono ferme perchè i funzionari del SUE sono terrificati dall'apporre una qualsiasi firma, i cantieri stanno andando in esaurimento. Il piano B per gli imprenditori avrebbe potuto essere quello di realizzare i grandi progetti in corso a Milano, «lavorare in conto terzi» si dice, ma sono bloccati anche quelli.
Così serpegga tra gli immobiliaristi, gli sviluppatori e i titolari di imprese edili , ma anche tra i componenti del Comune l'idea di un commissarimento degli uffici dell'edilizia. Già a gennaio il consigliere comunale di FdI Enrico Marcora aveva chiesto al prefetto Claudio Sgaraglia , a fronte della paralisi degli uffici urbanistici per le inchieste della Procura partite nell'ottobre 2022, «di analizzare l'ipotesi di richiedere un intervento straordinario del Ministero delle Infrastrutture con gli Uffici Regionali, al fine di commissariare il Sindaco e l' Assessore competente, con lo scopo di affrontare l'immensa massa di autorizzazioni edilizie giacenti negli Uffici».
La preoccupazione, a fronte anche dell'annuncio all'assemblea di Assimpredil Ance, da parte dell'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi delle previsione di un incasso di oneri di urbanizzazione di 100 milioni in meno rispetto all'anno precedente. Un ammanco enorme per le casse di Palazzo Marino, che si aggiunge al «buco» di 165 milioni del 2024. «Le ricordo che la mancata emissione di titoli urbanistici determina un danno economico al Comune di qualche centinaio di milioni di euro - scriveva Marcora al Prefetto - senza poi contare il danno della filiera delle costruzioni, che comprende imprese edili con il loro seguito di dirigenti, impiegati e operai, e un largo mondo di professionisti quali architetti, ingegneri, e di altri settori collegati all'edilizia come quello elettrico e metalmeccanico».
Richiesta che cade nel vuoto. Per agevolare e velocizzarel'attività dello Sportello dell'edilizia sempre Marcora in occasione della discussione del bilancio previsionale aveva presentato un emendamento per investire 300mila euro in hardware e software per gli uffici, e un emendamento per stanziare un milione di euro per implementare il personale di tali uffici, nello specifico 5 laureati in giurisprudenza con specializzazione urbanisica e 5 architetti. Emendamenti presentati anche in questi giorni in serie di variazione di assestamento di bilancio. Inutile dire che sono stati bocciati senza alcuna spiegazione.
Così è caduta nel vuoto anche la richiesta di istituire una commissione consigliare dedicata al blocco dei cantieri, richiesta che è stata ignorata.Duplice la preoccupazione: da un lato per il bilancio e quindi la sostenibilità economica di Palazzo Marino, dall'altra per l'impatto economico che il blocco del settore provoca su imprese e lavoratori.