L'Europa ha cancellato il boia A Pechino esecuzioni record

«Un continente totalmente libero dalla pena di morte» (a parte la Bielorussia che non è nella Ue). Così un rapporto appena pubblicato dall'organizzazione Nessuno Tocchi Caino definisce l'Europa. Soltanto per questo, i 27 Paesi dell'Unione europea scalano le graduatorie sui diritti umani nel mondo. Ogni Paese dell'Ue si è impegnato ad abolire la pena di morte con la firma del 13° protocollo della Convenzione europa dei diritti dell'uomo.
L'Ue non compare nelle classifiche sulla pena di morte, aperte da Paesi come la Cina, che nel 2011 ha giustiziato 4.000 persone, l'Iran, 676, l'Arabia Saudita, 82. Negli Stati Uniti nel 2011 sono state giustiziate 42 persone. La Costituzione russa prevede la pena capitale ma dal 1996 è in atto una moratoria sulle esecuzioni che, tuttavia, alcuni vorrebbero riportare in auge come deterrente contro la criminalità.
L'Europa, invece, da oltre sessant'anni sigla e ratifica convenzioni e trattati per garantire il rispetto dei diritti umani. Nel 1949 il Trattato di Londra ha posto come precondizione per sedere nel Consiglio d'Europa - di cui fanno parte i Paesi dell'Eurozona - il rispetto dei diritti umani. Un altro documento centrale è la Convenzione europa dei diritti dell'uomo del 1950, che si ispira alla dichiarazione dell'Onu sui diritti dell'uomo.
Se i 27 fossero un'unica entità, i Paesi europei più rispettosi dei diritti dell'uomo trascinerebbero in alto nelle graduatorie l'intera Unione. Nella classifica mondiale del divario tra i generi, ancora una volta sono Paesi europei in testa alla lista, con Finlandia sempre al top. L'Italia si posiziona soltanto 74sima.

L'Arabia Saudita, quasi in coda alla lista, è al 131simo posto. Non c'è nessun Paese europeo nella lista dei dieci peggiori Paesi per i diritti umani, , tra cui l'anno scorso figuravano, tra gli altri, Birmania, Eritrea e Corea del Nord.

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