Il podio

Lady "lusso" Soumahoro, l'outing a casa Schlein, l'ingegnere dell'insulto: ecco il podio dei peggiori

I soldi dei migranti usati per comprare le borse firmate a Liliane Murekatete. La lagna di Paola Belloni contro i giornali che la fotografano al fianco di Schlein. De Benedetti e Toscani campioni d'insulto

Liliane Murekatete, la compagna di Elly Schlein e De Benedetti: il podio dei peggiori

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Liliane Murekatete, la compagna di Elly Schlein e De Benedetti: il podio dei peggiori

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Colpi bassi, insulti e scandali. È tempo di podio. Con vecchie e nuove conoscenze. Ma, se ve lo state chiedendo, no, questa settimana, non troverete Elly Schlein. Diamole un po' di tregua. È stata lei stessa a chiederlo: "Vengo da mesi complicati, sia professionalmente che per la vita privata. Ora mi prendo qualche giorno per riposarmi". In compenso, in classifica, troveremo una persona a lei molto vicina... ma, prima di cominciare, un solo appunto sui violenti che sui social hanno gettato fango su Silvio Berlusconi: definirli hater è sin troppo poco, la loro è una vera e propria barbarie indegna di una società civile. Vanno arginati e rinchiusi nel loro stesso odio.

Ma veniamo al podio dei peggiori. Al terzo posto ecco tornare una vecchia conoscenza del podio: Liliane Murekatete. Qualcuno di voi si era forse illuso che non avremmo più parlato della famiglia Soumahoro, e invece no. Nei giorni scorsi siamo andati a spulciarci le motivazioni del Tribunale del Riesame, che ha rigettato le richieste di revoca dell'interdizione, e cosa abbiamo trovato? Che qualcuno aveva una gestione abbastanza allegra dei soldi destinati agli immigrati. Si legge nelle carte: "La condotta in contestazione, oltre ad essere indicativa di una certa spregiudicatezza, si inserisce in un sistema connotato da rilevanti opacità nella gestione degli ingenti fondi assegnati alla cooperativa sociale e agli altri enti coinvolti, fondi in parte rendicontati, in parte utilizzati per altri scopi apparentemente estranei allo scopo sociale (acquisto di beni presso negozi di abbigliamento di lusso, tra cui Ferragamo a Roma)". Ricordate quando il marito, il deputato Aboubakar Soumahoro, l'aveva difesa parlando di "diritto all'eleganza"? Per carità... ma non coi soldi dei più deboli!

Al secondo posto (e solo perché lady Soumahoro l'abbiamo messa sin troppe volte in cima al podio) troviamo Paola Belloni. Non vi dice niente? Appuntatevi il nome perché d'ora in poi sentirete molto parlare di lei. È lady Schlein, la compagna della neo segretaria del Partito democratico. Nei giorni scorsi si è lagnata perché i giornali l'hanno sbattuta in prima pagina: "Carə giornalistə di Diva e Donna comunicare a mezzo stampa l’intimità affettiva di una persona è un atto ingiusto e si chiama outing". Mah. A dirla tutta era stata proprio la sua fidanzata a usare la loro relazione per polemizzare con Giorgia Meloni in campagna elettorale. "Amo una donna - aveva tuonato lo scorso settembre - non sono madre ma non sono meno donna". E poi, se si spulcia meglio il suo profilo Instagram, appare evidente la strategia. Un solo post risalente al 3 aprile 2022, poi qualcosa cambia. Il 27 marzo arriva il selfie con Michela Murgia in cui sfoggia con orgoglio il tatuaggio sul braccio: il logo del podcast della scrittrice. E mercoledì, a distanza di alcune settimane dal servizio incriminato, la condanna. Che, però, suona più come una trovata per spingere la causa arcobaleno. "In Italia non abbiamo il matrimonio egualitario - scrive - non abbiamo tutele per i figli e le figlie di famiglie omogenitoriali, non abbiamo una legge contro l'omolesbobitransfobia". Cosa c'entri con il suo fantomatico diritto alla privacy, non è dato saperlo. Come non è dato sapere quanto cresceranno i suoi follower. Negli ultimi giorni, con la sua sparata acchiappaclic, di sicuro ne ha portati a casa davvero tanti.

Non voletecene ma anche al primo posto dobbiamo mettere un'altra nostra vecchia conoscenza: gli odiatori di professione. Questa settimana ce ne sono due che si sono distinti per il loro livore. Alla Zanzara, nei giorni scorsi, è andato in scena il solito delirio di Oliviero Toscani. "È un governo di ritardati mentali", ha tuonato. E poi giù a picchiar duro contro chi è di destra: "La gente di destra è deficiente. Quando hai poco cervello sei di destra: è naturale! Sono deficitari di cultura vera". Non merita commenti. Forse, però, qualcuno dovrebbe togliergli definitivamente il microfono davanti alla bocca. Peggio di lui riesce a fare soltanto Carlo De Benedetti. Prima insulta la Meloni ("Giorgia Meloni dimostra demenza, perché è contro l'interesse suo e del nostro Paese"), poi getta palate di fango contro il governo ("Questi sono, prima di tutto, degli incompetenti. Poi sono in gran parte degli ignoranti. Poi sono in gran parte delle persone che non capiscono neanche quello che dicono"). Di certa gente non ne possiamo davvero più: purtroppo non riescono a mandar giù che di non stanno più loro al potere.

Imparino a farsene una ragione.

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