L'incontro «Preghi per la mia famiglia»

Città del Vaticano La «prima» di Obama da Papa Francesco, in cerca di consensi dell'elettorato cattolico americano, con invito a Bergoglio a visitare la Casa Bianca. Sorrisi, una stretta di mano, scambio di battute: occasione ghiotta per il primo presidente afroamericano per farsi fotografare sorridente accanto al Pontefice. Sorriso meno evidente, ma pur sempre cordiale, del Papa gesuita.
Sulla loggia del Palazzo Apostolico sventola la bandiera a stelle e strisce. Nel Cortile San Damaso è padre Georg Gaenswein ad accogliere Obama che scende dal suv superblindato in elegante completo blu e cravatta azzurra decisa. «Benvenuto in Vaticano, mister president», dice padre Georg. «È meraviglioso tornare qui», risponde Obama ripensando al 2009, quando a riceverlo fu Benedetto XVI.
Il presidente attraversa le stanze della seconda loggia e ammira affascinato gli affreschi della sala Clementina fino alla sala del Tronetto. Dove ad attenderlo c'è Bergoglio. «È meraviglioso incontrarla - afferma il presidente - grazie mille». «Benvenuto», replica il Pontefice. Pioggia di flash, prima che le porte della biblioteca privata si chiudano. Restano solamente Obama, il Papa e due traduttori. «Grazie per avermi ricevuto», esordisce Obama davanti alla scrivania che lo separa da Francesco.
Cinquantadue minuti di colloquio privato per parlare di libertà religiosa, diritto alla vita e all'obiezione di coscienza, lotta alla tratta degli esseri umani. «Durante i cordiali colloqui - riferisce una nota vaticana - il Papa e il presidente Obama hanno avuto uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all'attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte».
È il momento dello scambio dei doni. Obama regala a Bergoglio un contenitore in cuoio e legno con campioni di semi dell'orto della Casa Bianca. Dono che «onora l'impegno di Sua Santità nel piantare semi di pace globale per le generazioni future». Ed ecco l'invito: «Se avete la possibilità di venire alla Casa Bianca potrà vedere anche il giardino». «Come no», risponde brevemente il Pontefice, che da parte sua ha regalato al presidente una copia dell'Esortazione apostolica Evangelii Gaudium. «La leggerò nei momenti di frustrazione», ringrazia Obama. C'è anche spazio per un fuori programma, quando l'astuccio contenente le medaglie del Papa è caduto rovinosamente a terra. Bergoglio sorride mentre padre Georg lo raccoglie.
«Santità, preghi per me e per la mia famiglia», conclude Obama salutando il Papa. Dopo quasi due ore è tutto finito. Bergoglio torna alla normalità ma la sua popolarità continua a schizzare alle stelle. Un sondaggio in Usa rivela che il 76% degli americani apprezza Francesco.

Per Obama, invece, continua il momento difficile, con poco più della metà della popolazione, il 52%, che si dichiara ancora a suo favore. Chissà che l'udienza con Bergoglio non gli porti un po' di fortuna e di popolarità.SSar

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