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"L'occupazione della Sapienza riporta in mente un triste passato"

Fabrizio Tatarella, nipote di Pinuccio, si dice preoccupato del clima sul caso Cospito e spiega: "Le parole di Donzelli hanno fatto saltare i nervi alla sinistra"

"L'occupazione della Sapienza riporta in mente un triste passato"

“Parole serie e responsabili quelle della Meloni. Lo Stato deve essere unito contro l’eversione e le mafie". Fabrizio Tatarella, nipote di Pinuccio, storico esponente della destra e vicepresidente dell'omonima fondazione, interviene così sul caso Cospito.

Condivide l'appello del presidente del Consiglio ad abbassare i toni?

"Certo. Abbiamo il dovere tutti di abbassare i toni. La sinistra è sempre stata molto brava a spostare il problema. La loro presunta superiorità morale non esiste più come certificato anche nel recente saggio di Luca Ricolfi ‘La Mutazione’. Sono in crisi d'identità e questi rapporti svelano che è la sinistra a non essere mai cambiata”.

Ritiene che la sinistra abbia avuto un atteggiamento ambiguo?

"Quello che non è chiaro in questa vicenda è come mai dei parlamentari della Repubblica facciano visita a un nemico dello Stato legato al mondo anarchico e con contatti pericolosi con la mafia”.

E, allora, perché ora attacca il centrodestra accusandolo di "squadrismo di governo"?

“Da sempre da sinistra sono state mosse delle critiche alla destra finalizzate alla ricerca di legami con la destra democratica e l’eversione nera. Legami inesistenti. Per una volta che la destra tramite Donzelli ha ribaltato questa narrazione mettendo in luce le relazioni tra la sinistra e il mondo anarchico alla sinistra sono saltati i nervi”.

Cosa pensa delle polemiche scaturite dalle parole di Donzelli?

"Sono preoccupato per il clima ed esprimo la mia solidarietà a Donzelli e Delmastro da oggi sotto scorta per difendere la loro incolumità".

L'occupazione della Sapienza è un brutto segnale?

“Quanto accaduto alla Facoltà di Lettere della Sapienza, occupata in solidarietà con Cospito desta particolare perplessità e riporta alla mente un triste passato. Non abbiamo bisogno di cattivi maestri come negli anni di piombo, per questo non si può solidarizzare con chi piazzava bombe contro i carabinieri e gambizzava le persone”.

Suo zio Pinuccio, soprannominato "il ministro dell'armonia", cosa penserebbe di questo clima?

"Tatarella che ha conosciuto anni difficili avrebbe predicato oggi come ieri responsabilità, dialogo e senso delle istituzioni. Esattamente quello che ha fatto Giorgia con la sua lettera chiara e determinata. Mi auguro che il Pd rifletta e non si sottragga”.

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