Il Lodo Mondadori e quella manina dietro la sentenza

A pensar male si fa peccato, ma... Non si placa la bufera dopo la messa in onda su Piazzapulita dello stralcio dell'audio in cui Silvio Berlusconi, parlando con un parlamentare del Pdl la cui identità è ancora misteriosa, riferisce che qualcuno gli avrebbe raccontato di un intervento del capo dello Stato sulla Cassazione per favorire De Benedetti nel risarcimento del Lodo Mondadori per aumentare di 200 milioni la somma: «Napolitano ha fatto ritelefonare da Lupo (Ernesto Lupo, consigliere giuridico del Quirinale ed ex presidente della Cassazione, ndr) al presidente della Cassazione (Giorgio Santacroce, ndr) che ha chiamato il presidente di Sezione (Francesco Trifone, ndr) costringendolo a riaprire la camera di consiglio. Cosa che non succede mai! Perché la sentenza era già pronta il 27 di giugno». Il conduttore Corrado Formigli ieri ha difeso Antonino Monteleone, il giornalista che ha «captato» la conversazione, dopo che qualche quotidiano ha ipotizzato un accordo tra la trasmissione e l'entourage del Cavaliere («Se i giornalisti che ci criticano avessero fatto il loro mestiere, avrebbero evitato di scrivere bugie, insulti inaccettabili e astruse accuse di combine»).

Ma il mistero su un possibile intervento last minute rimane. Nell'ultima pagina sono state inserite - a mano - delle correzioni non di poco conto sulle spese legali (uno sconto da 900mila euro). Quando? E perché? Domande che ai cronisti anti Cav non interessano...