Forse una strada c’è. Un sentiero stretto ma percorribile che riporterebbe Silvio Berlusconi dritto verso l’arena della politica, oggi sbarrata dal macigno della condanna Mediaset. Paradossalmente, la soluzione passerebbe per la cruna dell’ago dell’affidamento in prova ai servizi sociali. In sostanza, anche se i rischi e i dubbi non sono completamente fugati, il Cavaliere dovrebbe riconoscere la sentenza e affrettarsi a scontare la pena, sia pure nella versione più soft dei servizi sociali. In questo modo, nel giro di un anno - ma in realtà anche meno- Berlusconi tornerebbe immacolato e supererebbe il doppio scoglio dell’incandidabilità e della decadenza da senatore.
Può sembrare strano, ma così stanno le cose, almeno a leggere Il Sole24Ore di ieri. Anche se, come in tutte le partite a poker, la controprova non c’è e rimarrebbero pur sempre alcuni ostacoli dietro l’angolo non sappiamo se questa ipotesi, formulata con un articolo molto tecnico da Donatella Stasio, coincida con il cosiddetto lodo Napolitano, insomma se sia il pacchetto cui starebbe lavorando il presidente della Repubblica, ma le suggestioni non mancano. Sono noti a tutti gli ottimi rapporti del Colle con il quotidiano finanziario, considerato unanimemente super partes quando si tratta di questioni giuridiche.
L’idea ha una sua linearità e poggia su un paio di sentenze della Cassazione che, in soldoni, affermano un concetto molto semplice: l’espiazione della pena estingue tutti gli effetti penali, diretti e indiretti, che la condanna si porta dietro. Compresequindi la decadenza e l’incandidabilità, sancite dalla legge Severino. Dunque, per essere traghettato verso una nuova stagione politica il Cavaliere dovrebbe scontare la pena. Può sembrare un controsenso, ma, pallottoliere alla mano, se si fanno due conti si scopre che la realtà non è così nera come sembra. La condanna per la frode fiscale da 7,4 miliardi di euro è a 4 anni, ma tre sono coperti dall’indulto. Ne resta uno che il Cavaliere potrebbe trascorrere ai servizi sociali. Dunque un anno uno. In realtà anche meno, perché la legislazione penitenziaria prevede uno sconto di 45 giorni ogni sei mesi per chi si comporta bene. Dunque, se tutto andasse bene, 90 giorni ogni dodici mesi. Dunque, il periodo di purgatorio si ridurrebbe o potrebbe ridursi ulteriormente di un quarto, assottigliandosi a nove mesi. Ipotizzando l’inizio intorno al 15 ottobre si arriverebbe al 15 luglio 2014, ma forse si potrebbe anche accelerare, anticipando per quanto possibile tutta l’operazione. Rimarrebbero due passaggi controversi, da valutare con attenzione. Anzitutto, Berlusconi dovrebbe riconoscere la sentenza: non accettarla e dichiararsi colpevole, ma certo farci i conti e chiedere appunto una misura come l’affidamento che non è automatico.
I giornali hanno fatto trapelare più volte l’immagine di un Berlusconi ferito e deluso, pronto ad andare in galera e contrario, contrarissimo a qualunque domanda alternativa. Ma qui la prospettiva cambierebbe: Berlusconi chiederebbe la misura non per uscire di scena ma per rientrare in gioco. L’esatto contrario di quanto immaginato sino ad oggi. E magari a quel punto, a pena parzialmente scontata, Napolitano potrebbe intervenire con un provvedimento di clemenza, la grazia o più probabilmente la commutazione della pena, che renderebbe più celere lo scongelamento del Cavaliere.
C’è però un’altra questione, non da poco sullo sfondo: la pena accessoria dell’interdizione che la Cassazione ha annullato rispedendo le carte alla corte d’Appello. Insomma, la decadenza uscita dalla porta rientrerebbe dalla finestra. Ci vogliono però due passaggi e due sentenze, Milano e poi ancora la Suprema corte, perché questo pezzo del verdetto diventi definitivo. Se ne potrebbe parlare, se ne parlerà magari più avanti. Potrebbe sempre accadere qualcosa e magari il countdown s’interromperebbe. Chissà. Un sentiero, forse, c’è.
Napolitano dovrebbe pronunciarsi nelle prossime ore, si vedrà. Non sarà facileconiugare il rispetto della sentenza e della sua applicazione con il ripristino dell’agibilità politica del Cavaliere. Difficile, ma non impossibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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