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"Ci lascino lavorare...". Salvini stronca la giunta Sala sulle auto

L’attacco del ministro dei Trasporti: “Per qualche assessorato bisognerebbe usare solo bici e monopattini”

"Ci lascino lavorare...". Salvini stronca la giunta Sala sulle auto

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Si rinnova lo scontro tra Matteo Salvini e la giunta milanese di sinistra guidata da Beppe Sala sul dossier auto. Intervenuto a margine degli Stati generali dell'Intelligenza artificiale in svolgimento in Regione Lombardia, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha stroncato senza mezzi termini l’impostazione del sindaco verde. “Qualcuno ritiene che le automobili siano un pericolo e che bisognerebbe muoversi con i monopattini o con le biciclette: Milano è la città del lavoro, lasciateci lavorare”, l’affondo del leader della Lega. Ma non solo.

Dalle "zone 30" agli autovelox per limitare le velocità delle automobili, Salvini ha stigmatizzato le ultime scelte sulla mobilità del Comune di Milano e non ha lesinato critiche alla decisione appena annunciata da Sala di rendere pedonali le vie del Quadrilatero della Moda entro il 2024: “Ci vorrebbe un po’ di intelligenza artificiale in qualche assessorato”. Una presa di posizione netta, perentoria, contro una tendenza che rischia di paralizzare la città.

Come anticipato, non è il primo scontro tra le parti. A proposito dell’introduzione del limite di 30 chilometri orari per viaggiare a Milano a partire dal 2024, Salvini aveva evidenziato: “Ricordo al sindaco e al Pd che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare”. Il limite ipotizzato da Sala & Co. potrebbe aver senso dove ci sono posti sensibili e pericolosi, aveva aggiunto: “Dire che in città si va tutti a 30 all'ora non ha nessun tipo di senso. Quindi occorre buon senso. E poi c'è il tema degli autovelox: piazzare gli autovelox fuori da un ospedale, dove ci sono tanti incidenti, o in prossimità di una scuola, ha un senso. Metterli a caso per fare cassa non ha senso, quindi metteremo una norma che regolamenta anche l'utilizzo degli autovelox”.

Nonostante le critiche ricevute, Sala non sembra intenzionato a fare passi indietro. Continua, infatti, il progetto per una Milano più green e a misura di pedone e ciclista. Ma i provvedimenti rischiano di essere controproducenti, a partire dalle “zone 30”. Automobile Club Milano ha recentemente parlato di scelta demagogica: “L’ennesima scelta demagogica che certamente produce riscontri mediatici immediati ma che nel medio e lungo periodo non garantirà alcun beneficio per la città e i cittadini. Proprio come avvenuto per Area B e C e per la politica della sosta.

I dati più recenti ci dicono infatti che a Milano e nell’area metropolitana la qualità dell’aria non migliora, anzi l’esatto contrario”, le parole del presidente Geronimo La Russa.

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