
Mimmo Lucano è pronto a fare ricorso per provare a tornare ad essere il sindaco di Riace. Il tribunale di Locri, in provincia di Reggio Calabria, lo ha dichiarato decaduto da sindaco a causa della sua condanna definitiva per falso. Ora, in colloquio con La Riviera, ha annunciato che farà ricorso per tornare a occupare lo scranno più alto del Comune.
Ma facciamo un passo indietro. La Corte di Cassazione aveva confermato la condanna di Lucano a 18 mesi di carcere, con pena sospesa, per “falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, in merito a una delibera su un contributo ricevuto per l’accoglienza di alcuni migranti. Lucano, giova ricordarlo, è stato sindaco di Riace dal 2004 al 2018 e poi era stato rieletto per la quarta volta nel giugno del 2024. L’ex primo cittadino viene ricordato soprattutto per il modello Riace, un piano pro-migranti utile all’integrazione indiscriminata. Il Viminale, inoltre, ha verificato l’esistenza di un buco da quasi 3 milioni e mezzo di euro causato alle casse comunali dal modello Riace
Ora, incalzato da La Riviera, Lucano ha deciso di attaccare alcuni quotidiani: "I giornali, quelli della destra, vedono Riace come pericolosa, sennò non si spiega diversa. Il Tempo, Libero, Il Giornale", sottolinea Lucano, mentre parla di una sorta di battaglia ideologica sennò "il male vince".
"La materia più importante per chi ha alimentato il nostro sogno del riscatto sociale degli ultimi è quella della migrazione", sostiene senza timore di smentita. E poi conclude che, se non ci fossero i soldi del comune a ripagare il disavanzo, allora "lo pagherà “con i soldi miei degli stipendi".