L'ultimo omaggio della politica al Cav

Dal premier Meloni al ministro Salvini, passando per il sottosegretario Sgarbi e Umberto Bossi. L'ultimo omaggio della politica a Berlusconi dopo il commovente rito delle esequie solenni

L'ultimo omaggio della politica al Cav

L'ultimo omaggio della politica. L'estremo saluto dei colleghi e degli alleati che ben sapevano di aver a che fare con un gigante. Perché Silvio Berlusconi, il premier più longevo della storia repubblicana e l'amico di tanti leader internazionali, quello era. E come tale oggi è stato celebrato. "Combattente, coraggioso, determinato. Uno dei più grandi imprenditori che l'Italia abbia avuto. Capace di innovare e costruire nuove strade. Sempre pronto a difendere l'interesse nazionale", il presidente del consiglio Giorgia Meloni l'ha definito così, ricordando il Cavaliere in un video pubblicato sui social network proprio nei minuti immediatamente successivi al funerali di Stato.

"Ha reso l'Italia centrale", il ricordo del premier Meloni

Berlusconi - ha proseguito il premier - "ha governato con l'orgoglio, la visione e l'autorevolezza che una Nazione come la nostra merita e richiede. Ha reso l'Italia centrale nello scenario internazionale". Riconoscendo al fondatore del centrodestra italiano di aver "scritto pagine significative della nostra storia", Meloni ha poi aggiunto: "Abbiamo iniziato questo cammino molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse. Ma l'obiettivo era e rimarrà comune: rendere l'Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio. Ti renderemo orgoglioso". Lo stesso riconoscente affetto è stato espresso, dopo le esequie solenni, anche da Matteo Salvini, che sui propri profili social ha pubblicato alcune immagini della grande partecipazione di popolo per l'ultimo saluto al Cavaliere.

Salvini e l'impegno nel ricordo del Cavaliere

"Quanta gente, quanto affetto, quante lacrime e sorrisi per te Silvio. E un impegno: non mollare, non arrendersi mai", ha scritto il leader leghista. Poche ore prima, Salvini aveva pubblicato una propria foto con il compianto presidente di Forza Italia. E aveva commentato: "Ciao Silvio, hai fatto la Storia. Manchi già a me e a milioni di Italiani che ti hanno voluto bene, mancherai perfino ai pochi sciagurati che per anni hanno vissuto alla tua ombra, insultando e odiando, perfino in una giornata come questa. Come ci hai insegnato tu, la miglior risposta sono e saranno il sorriso e il lavoro per la nostra Italia".

L'eredità politica del Cavaliere

Dalle istituzioni, presenti ai funerali con le più alte cariche, è arrivato anche il messaggio di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati. "Le esequie di popolo, il riconoscimento post mortem di molti tra coloro che lo hanno infangato, il calore giustamente fazioso degli amici, la riconoscenza amorevole della famiglia, l'impero economico costruito con intuito senza pari e partendo dal nulla, la scalata irresistibile del palmares sportivo e la rivoluzionaria invenzione del centrodestra, cui si lega il bipolarismo italiano, costituiscono il lascito più importante di un uomo che più di ogni altro ha cambiato la politica italiana", ha affermato l'esponente di Fratelli d'Italia. E ancora: "Il centrodestra inventato da Berlusconi riflette perfettamente lo spirito della maggioranza degli italiani e questo spirito dev'essere preservato".

L'omaggio di Bossi e Sgarbi

Alla solenne celebrazione era presente anche il fondatore della Lega Umberto Bossi, il quale ha affidato ai giornalisti il proprio ricordo del suo storico alleato Berlusconi. "Era diverso da come veniva descritto... I suoi principi erano il bello, il buono e il giusto", ha affermato il Senatùr. Più polemico il taglio riservato da Vittorio Sgarbi nel suo personalissimo omaggio all'amico Silvio. "Lui fino a 58 anni non è esistito per la magistratura, tutto è cominciato dopo la sua discesa in campo nella politica. Per questo ritengo serva una commissione inchiesta che valuti la stortura di una magistratura che ha agito politicamente. Il caso di Berlusconi è simile a quello dell'ex ministro Calogero Mannino che subì un processo politico mascherato da processo contro la mafia, così come si dice ancora che Forza Italia sia un partito di mafia. Secondo me la prima cosa che deve fare il partito è riabilitare l'immagine di Berlusconi proprio per riabilitare quella di Forza Italia", ha dichiarato il sottosegretario e critico d'arte all'Adnkronos.

La commozione dei funeali ha trovato invece espressione nelle parole di Giovanni Toti. "Oggi, in quella chiesa, non si celebrava solo il funerale di un uomo di Stato, ma la fine di un'epoca cominciata una trentina di anni fa. Il sentimento di spaesamento era palpabile. Mi piace leggere anche un altro significato nelle parole dell'arcivescovo: la storia terrena di un uomo, con i suoi successi, i suoi errori, gli amici e i nemici, le sue idee, si consegna all'eternità...", ha commentato il presidente della Liguria sulla sua pagina Facebook, augurandosi che "finalmente spersonalizzata, la storia di Berlusconi possa diventare un patrimonio comune della nostra Repubblica".

Toccante il ricordo del forzista Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: "Ciao Presidente. Mi mancheranno le nostre chiacchierate sul tuo divano giallo. Mi hai insegnato tante cose, ma più di tutto il significato della parola libertà. Ora fai buon viaggio".

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