L'unica strada per uscirne è quella verde il commento del pilota 2

di Ivan Capelli *

Inutile nascondersi: sono dati disastrosi. Il Censis certifica che la metà e oltre degli italiani non pianifica più per i prossimi anni l'acquisto di una nuova vettura e, dove può, cerca di ridurre l'uso della macchina spostandosi con i mezzi pubblici o in bici per contenere spese sempre più alte e benzina sempre più cara. Sono dati disastrosi perchè l'automobile è lo specchio della società in cui viviamo. Lo era negli anni del boom economico quando rappresentava l'oggetto del desiderio dell'italiano medio, lo è a maggior ragione adesso che misura la difficoltà se non l'impossibilità delle famiglie di investire nell'automobile. La crisi economica incide, ma non è il solo elemento. Ci sono nuove abitudini, nuove sensibilità. C'è una maggiore predisposizione ad usare meno l'automobile perchè per esempio ci sono tanti problemi di parcheggio nelle città, perchè ci sono altri mezzi di trasporto, perchè si cerca l'alternativa per potersi comunque sganciare dalla possibilità di usare l'automobile. Conta insomma una maggiore predisposizione ecologica oltre a una necessità contingente. Non siamo più un popolo di innamorati dei motori? Non direi. L'immagine dell'appassionato comunque per me rimane invariata, perchè il tifoso che conosce a menadito quelle che sono le caratteristiche delle macchine sportive, o delle macchine più belle, c'è sempre. Ma adesso c'è anche la presa di coscienza di quello può e deve fare con quello che ha nel portafoglio. La novità vera è che si è creata la necesssità di comprare vetture alternative come quelle ibride, che hanno questo tipo di tecnologia, perchè si sta creando una nuova attenzione nei confronti dell'ambiente. Ho sentito più volte soprattutto giovani esprimersi in questo senso, imboccare questa strada nuova: compro la macchina ma prima di decidere voglio sapere quanto inquino. Direi che in questo quadro così negativo per l'auto l'unico elemento positivo è questo. Anch'io del resto ho cambiato qualche abitudine in questi ultimi anni. Prendo più spesso il treno: il Milano-Roma che è molto migliorato rappresenta un'ottima alternativa per chi viaggia per lavoro.

E anch'io sono diventato più sensibile all'auto ibrida, a cosa mi offre il mercato da questo punto di vista, anche se per il momento nella maggior parte dei casi sono ancora troppo care. Come uscire dalla crisi dell'auto? La ricetta giusta non è facile da trovare. Bisognerà cambiare strada. Ma soprattutto sapere verso quale direzione.
ex pilota di F1