"Non ci troveranno impreparati". I Giovani Palestinesi minacciano la gara di Maccabi e Virtus

Le frange radicali sono pronte a scatenare nuovo caos contro la partita di basket tra Bologna e Tel Aviv: "Attraverso la lotta e la resistenza riusciremo a spezzare ogni complicità"

Immagine di repertorio
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Ancora una volta, quella che dovrebbe essere una semplice serata sportiva rischia di trasformarsi nell'ennesimo spot violento dei soliti noti, che sono pronti a mettere a ferro e fuoco la città. I Giovani Palestinesi l'hanno già annunciato con un lungo post sui social in replica alla conferma del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che la partita di Eurolega tra Maccabi Tel Aviv e Virtus Bologna si terrà regolarmente nella città felsinea. "I dispositivi repressivi sono già stati palesati da Piantedosi, ma non ci troveranno impreparati o disillusi, la Palestina ce lo insegna: solo attraverso la lotta e la resistenza riusciremo a spezzare ogni complicità col sionismo e i suoi servi", scrivono in un post condiviso sui social, con tanto di video che riprende alcune delle azioni più violente che sono state compiute di recente.

Il 19 novembre è stata convocata una riunione per fare il punto della situazione "sulla base delle pratiche messe in campo nelle giornate di sciopero e lotta di fine settembre e inizio ottobre". Il riferimento agli scontri violenti che si sono registrati in molte città italiane, Bologna inclusa, è esplicito. La città rischia di essere nuovamente preda dei soliti facinorosi che ormai sono noti a tutti, a partire dai centri sociali locali che non si tirano mai indietro quando serve scendere in piazza per fare guerriglia. L'immagine di quanto accaduto ad Amsterdam con i tifosi del Maccabi solo un anno fa, quando la formazione israeliana ha sfidato la squadra di casa sono ancora vivide: la caccia all'ebreo di quella sera è stata una delle pagine più cupe dell'Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, una seconda "Notte dei Cristalli" che sembra non aver insegnato nulla, visto che a distanza di 12 mesi è l'Italia che rischia di essere palcoscenico di una seconda ondata di odio. Notte che, per altro, viene evocata proprio dai Giovani Palestinesi dal proprio punto di vista che, ovviamente, protegge chi quella caccia l'ha messa in atto.

Dall'altra parte c'è il Comune di Bologna che sta chiedendo che la partita venga portata fuori città, a Casalecchio di Reno all'Unipol Arena, invece che al PalaDozza. "Noi non siamo affatto perché violenti e facinorosi dettino l'agenda alla nostra città. Però bisogna fare in modo anche che non siano i negozianti, i residenti a subire una gestione dell'ordine pubblico come quella che il ministro Piantedosi ha annunciato", si è difeso il sindaco di Bologna Matteo Lepore, che sta cercando di barcamenarsi tra il mantenimento dei voti della sinistra radicale e il buon senso.

Ma il Viminale, attraverso le parole del ministro, non retrocede: "La partita della Virtus si terrà, non ci sono i soliti facinorosi che possono dettare l'agenda degli eventi che avvengono in tutta Italia, quindi si terrà. Speriamo di non essere costretti a dovere mettere in campo un esercito per poter contenere gli episodi ricorrenti di violenza".

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