La maledizione di Tidei

Era il maggio 2012 quando il deputato Pd Pietro Tidei divenne sindaco di Civitavecchia. Si creò attorno a lui una feroce querelle in quanto Tidei non aveva intenzione di dimettersi da deputato aspettando che la procedura facesse il suo corso mentre il blogger Mario Adinolfi aspettava impazientemente di subentrare al suo posto. Uno scambio di insulti e accuse che andò avanti per un mese fino alle dimissioni di Tidei da parlamentare. Ieri però il sindaco di Civitavecchia ha lasciato l'incarico «impossibilitato ad assumere importanti provvedimenti a favore della città. Sono stanco dei continui mercanteggiamenti e delle tensioni spesso strumentali che ogni giorno alimentano un clima diventato insopportabile».

Ma dietro la decisione dell'ormai ex primo cittadino ci sarebbero «larghe intese» tra Sel e Pdl, secondo il segretario del Pd Clemente Longarini. «I responsabili - dice Tidei - dovranno farsi carico sino in fondo delle gravi conseguenze che peseranno irrimediabilmente sulla città». La maledizione di Tidei non vuole placarsi.

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