«Manovra più equa grazie a noi, adesso via l'Imu»

Roma La legge di stabilità è un successo per il Pdl. Dalle minacce di non votare la fiducia, a una vittoria incassata di fronte ai cittadini. Un soddisfatto Angelino Alfano ha illustrato con l'ex ministro Renato Brunetta le modifiche al testo ottenute grazie al pressing del centrodestra. È di per sè un «bellissimo risultato» aver impedito che fossero letteralmente «buttati via 100 milioni di euro». Era questa infatti la spesa ipotizzata per l'indizione di due turni elettorali, regionali e politiche. A questo punto la data unica, l'election day, è dettata «dal buon senso». A parte il puntiglio su questo aspetto della legge, la «bussola», ha chiarito ancora Alfano, è stata la «difesa delle famiglie e del ceto medio», ovvero «la questione centrale dell'economia italiana», come dimostra «l'aumento delle detrazioni fiscali per chi ha figli a carico». Detrazioni che con le modifiche sono arrivate ora a un miliardo di euro l'anno, 150 euro per ciascun figlio. Altri risultati portati a casa sono anche l'aumento di 800 milioni del fondo di produttività e l'istituzione di un fondo per l'eliminazione dell'Irap per lavoratori autonomi, ditte individuali e liberi professionisti. Tra le novità importanti per i cittadini, il segretario del Pdl cita la cancellazione della «norma che aumentava l'Iva per le cooperative sociali». Erano «cattiverie», come la disposizione «che cancellava un regime fiscale favorevole per le società agricole».

Ma di fondamentale importanza per il nuovo impianto della legge è l'istituzione dei «due fondi Brunetta per famiglie e imprese», che pongono le basi per una futura eliminazione dell'Imu sulla prima casa e per il finanziamento del credito di imposta per la ricerca: «Grazie a noi è stato evitato l'assalto alla diligenza e si è resa la manovra più intelligente», riassume l'ex ministro relatore alla Camera. La prospettiva dei fondi è quella di «riuscire ad abbassare le tasse di un punto all'anno e azzerare l'Imu nell'arco di tre anni».

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