Roma - Ragusa la nuova terra promessa, Roma croce e delizia. Nel crollo in tutta Italia del Movimento, l'onta delle espulsioni e il disamore di molti deputati e senatori, le cinque stelle tornano a brillare nel profondo Sud della penisola, l'angolo di un minuscolo, inatteso riscatto. E - di riffa e di raffa - balenano anche nel cielo della Capitale.
In Sicilia, l'eroe dell'insperata resurrezione è Federico Piccitto, l'uomo che riscatta i grillini dal recente disastro, con percentuali crollate addirittura sotto il 3% a Messina e Siracusa. Nell'antica Hibla, invece, dove tutti i pronostici dicevano che il centrosinistra avrebbe fatto un altro cappotto con Giovanni Cosentini, fermo invece al 30,6%. Piccitto ha ottenuto più del doppio: 69,4%. A Ragusa, l'accordo Pd-Pdl, se c'è mai stato, è saltato come un fuoco d'artificio inesploso.
Comincia col botto, invece, l'avventura al Campidoglio di Ignazio Marino. Il sindaco democratico, infatti, ha aperto ai Cinque stelle in giunta: «Aspetto un loro nome per l'assessorato alla legalità e sicurezza urbana». Una svolta di peso, quella che avvicina il Pd ai grillini, probabilmente destinata a ripercuotersi anche in chiave nazionale (e a far scricchiolare gli equilibri in casa Pd).
Ma Roma non è solo dolce per Grillo & C. Dalla Camera arriva infatti un'altra notizia di addio. Si sfila dal Movimento, passando al sempre più affollato Gruppo Misto, Adriano Zaccagnini, voce spesso polemica del Movimento, ma con un suo carisma che gli aveva fatto perdonare molte prese di posizione autonome. La delusione è tutta nelle sue prime parole da transfuga: «Non mi sento più a mio agio, c'è un clima irrespirabile. Non ho più la forza di continuare a combattere da dentro una guerra che non ha senso».
Insomma, il Movimento è fatto a scale, c'è chi scende e chi sale. Piccitto è da ieri l'unica stella di un firmamento grillino polverizzato in Sicilia, la regione del boom, da dove era partita in autunno la grande corsa verso il successo delle politiche. Trentasette anni, laureato in ingegneria elettronica, Piccitto è attivista dall'estate del 2012. In due settimane ha quadruplicato la percentuale di preferenze del primo turno. Molti elettori del Pdl hanno scelto il grillino, ma si parla anche di una forte crisi interna ai democratici. Grillo sul blog esulta per il suo «settimo sindaco»: «Il MoVimento 5 Stelle continua il suo lento, ma inesorabile, cammino all'interno delle istituzioni - torna a scrivere il leader del M5s - Per Ragusa è tempo di cambiare: sarà dura, ma sarà un'esperienza meravigliosa».
Zaccagnini, il fuoriuscito, in conferenza stampa ha invece spiegato le ragioni del suo addio per filo e per segno: «Non accetto di stare in un movimento che epura solo perché una persona la pensa in modo diverso». A Grillo «riconosco il merito del progetto, il problema è lo staff che non ha un approccio politico ma aziendale». Il problema è che di questo staff «gerarchico» Grillo «si sta fidando». Il clima «poliziesco mi ha messo a dura prova psicologicamente», ha proseguito. Troppi «cani sciolti del branco parlamentare (i talebani) hanno occupato tutta la nostra comunicazione politica».
Basteranno un sindaco siciliano e un assessore romano per arginare l'emorragia di parlamentari?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.