Roma - Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, siete soddisfatti della squadra di Renzi?
«Prima di esprimere un giudizio aspettiamo, siamo rimasti delusi altre volte. Giuliano Poletti lo conosciamo, lo abbiamo incrociato ai tavoli con il governo, compresi quelli al ministero del lavoro. Non la penso come lui politicamente, ma sembra una persona di buon senso».
Un ministro Pd sarà in grado di rivedere la riforma Fornero?
«Al tavolo con Fornero condivideva le nostre posizioni. Diceva che non era giusto introdurre le rigidità in un momento di difficoltà così marcate dell'economia».
E Federica Guidi?
«Non la conosco personalmente, ma ha una buona fama come imprenditrice. Certamente staremo con il fiato sul collo del governo. Anche perché non è detto che debbano rimanere questi ministri».
Renzi dovrebbe licenziare quelli che non funzionano?
«Dovrebbe avere il coraggio che i suoi predecessori non hanno avuto. In passato non gli è mancato e ora non è più il momento di scherzare».
Da quali riforme vorrebbe che il governo cominciasse?
«La legge elettorale è utile, ma non è un'urgenza. Per le aziende è fondamentale una riforma della giustizia civile: oggi se qualcuno non ci vuole pagare non ci paga. Poi accelerare la restituzione dei debiti della Pa. Poi ripensare a qualcosa come Artigiancassa, non come è oggi».
Citate spesso il Sistri. Volete cancellare la tracciabilità dei rifiuti?
«Vogliamo la tracciabilità e vogliamo che il Sistri funzioni. Di sicuro non come oggi. È già costato 300 milioni alle imprese. Non si può mettere sullo stesso piano un parrucchiere e una raffineria».
Che interventi volete su cuneo fiscale
«Tagliare il cuneo è fondamentale per fare ripartire i consumi. Poi, sull'Irap, serve una rimodulazione che non penalizzi le Pmi. Non un taglio indiscriminato che favorirebbe banche e grandi aziende».
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