MEDIA E POLITICA

RomaE alla fine la tanto vituperata Rai diventa grillina. Dai «microfoni di legno», e dai feroci attacchi ai giornalisti faziosi, alle mani sul controllo della tv di Stato. Metamorfosi del Movimento Cinque Stelle, che per la verità vuol assegnare la gestione parlamentare dell'azienda televisiva ai cittadini, ma che ieri ha ottenuto il sì alla presidenza della commissione bicamerale di Vigilanza.
Il via libera è arrivato dalla conferenza dei capigruppo di Camera e Senato: «Rispetteremo quanto prevede la legge per il Copasir e la prassi per Vigilanza e giunta, votando alla presidenza di questi organi esponenti dell'opposizione», ha chiarito il capogruppo Pdl a Palazzo Madama, Renato Schifani. E quindi ecco arrivato il momento della strana opposizione: Lega, Sel e i Cinque Stelle. Anche per loro piovono le prime poltrone. Ma l'accordo è tutt'altro che blindato. È stato deciso che la vigilanza andrà al grillino Roberto Fico, il Copasir (comitato di controllo sui servizi segreti) avrà come presidente il leghista Giacomo Stucchi, e Dario Stefano di Sel guiderà la giunta di Palazzo Madama. Ma i vendoliani già nei primi minuti hanno minacciato di far saltare tutto. Vogliono il Copasir, e propongono il nome di Claudio Fava, che però è totalmente inviso ai servizi, e che il Pd non spingerà mai compattamente. Ma tant'è, il rischio che qualcosa vada storto c'è, anche perché il voto al Copasir sarà il primo dei tre in programma oggi nelle commissioni, alle 13.30. Anche il Pdl, del resto, preferirebbe la Lega alla giunta per le elezioni (che si potrebbe occupare del ricorso del M5S per ineleggibilità di Silvio Berlusconi), ma se il Pd scaricherà Fava non si porranno problemi, e i nomi rimarranno quelli decisi ieri. La Vigilanza, se tutto rimane in piedi, sembrerebbe davvero appannaggio dei grillini.
Fico, trentotto anni, napoletano, è laureato in scienze della comunicazione, poi un master in Knowledge management. Qui finiscono le sue competenze specifiche, ma il deputato è molto stimato tra i Cinque Stelle, che lo avevano proposto come candidato presidente della Camera. Il deputato ha già le idee chiare: la vigilanza deve scomparire. L'intenzione è quella di creare un consiglio degli audiovisivi, ci cui facciano parte cittadini ed ex dipendenti Rai. Saranno loro ad avere voce in capitolo sulle nomine del consiglio di amministrazione.


Il giovane presidente in pectore è una delle voci più dialoganti dei grillini, ma le pesanti critiche del gran capo ai giornalisti televisivi sono note: proprio due giorni fa Grillo ha pubblicato un sondaggio-black list di tv e conduttori, con l'elenco dei più faziosi, che vede al secondo posto la direttrice di Rai3 Bianca Berlinguer.

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