"Meglio Churchill, ma il Duce fece cose buone". Polemica sulle parole di Vannacci

Incalzato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, il generale ha dato la sua versione personale della storia e in particolare di figure storiche come Benito Mussolini, Vladimir Putin e Winston Churchill

"Meglio Churchill, ma il Duce fece cose buone". Polemica sulle parole di Vannacci
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Quando si tratta del generale Roberto Vannacci le polemiche sono sempre dietro l’angolo. Da una parte e dall’altra dello schieramento politico italiano, le dichiarazioni dell’eurodeputato della Lega creano una discussione sempre animata e aspra. Questa volta a risaltare sono state le sue risposte dal palco dello spettacolo teatrale de La Zanzara che si è svolto a Marina di Pietrasanta. Incalzato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, il generale ha dato la sua versione personale della storia e in particolare di figure storiche come Benito Mussolini, Vladimir Putin e Winston Churchill.

Nel primo caso, tra Mussolini e Winston Churchill, il generale non ha alcun dubbio. Senza timore di smentito sceglie Churchill: “Era un militare ed era il primo estimatore di Mussolini”, Poi, a stretto giro, il passaggio che – forse più di tutti - farà discutere nelle prossime ore. Il Duce? Ha fatto cose buone come la bonifica dell'Agro Pontino, ha fatto nascere Latina, ha creato l'Inps, ha spiegato l’eurodeputato del Carroccio conversando con i due conduttori del programma radiofonico di Radio 24. Da qui il diverbio si è spostato sul caso della morte del principale oppositore di Putin, Aleksey Navalny: “Lo ha ucciso Putin? E chi lo dice?", ha detto. “Quando me lo dimostreranno con prove oggettive ci crederò”, ha ribadito. E tra Putin e Zelensky, scelgo Putin”. “Uno fa il politico da 30 anni, l'altro faceva il comico. Il primo governa con il sostegno dei russi, ci sono sempre state le elezioni...”, ha detto.

Sul fascismo Vannacci ha chiarito: “Il fascismo è finito 80 anni fa, quelli che oggi fanno i saluti romani non sono fascisti”.

A fine serata, alla domanda su chi sceglierebbe per passare l'ultima notte sulla terra per salvare l'umanità, dovendo scegliere tra la leader del Pd, Elly Schlein e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, il generale ha risposto senza alcun dubbio: “La Schlein non l'ho mai incontrata ma la sceglierei, anche perché so di farle un dispetto. La Von der Leyen da vicino sembra quasi viva”.

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