Meloni: "Gioia per il via libera alla festa di San Francesco"

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni accoglie "con gioia e soddisfazione" l'approvazione della proposta di legge che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno di San Francesco Patrono d'Italia

Meloni: "Gioia per il via libera alla festa di San Francesco"
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"Accolgo con gioia e soddisfazione la notizia dell'approvazione in via definitiva in Senato della proposta di legge parlamentare che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco Patrono d'Italia". A dirlo è il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Meloni ricorda che "il Governo ha appoggiato convintamente l'iter della proposta, che ha raccolto e fatto suo l'appello lanciato un anno fa da Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni per l'ottavo centenario della morte del Poverello d'Assisi". Il premier sottolinea che la proposta ha avuto un sostegno bipartisan ed è passata con voto "pressoché unanime". Per Meloni si tratta, dunque, di "un segnale importante dell'unità che si ritrova in politica attorno ad una delle figure più rappresentative e distintive dell'identità nazionale". San Francesco è "un Santo amato da tutto il popolo italiano e - sottolinea Meloni - in cui tutto il popolo italiano si riconosce". Meloni conclude: "La Festa nazionale sarà l'occasione per celebrare un uomo straordinario e ricordaci, ogni anno, chi siamo e cosa ci unisce nel profondo". Alberto Balboni, presidente della Affari costituzionali di Palazzo Madama, che oggi ha approvato in sede deliberante il disegno di legge per istituire la Festa nazionale di San Francesco d'Assisi patrono d'Italia, ha spiegato che la legge "entrerà in vigore l'anno prossimo, ma la approviamo in prossimità del 4 ottobre come segnale di rispetto per il santo".

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Noi Moderati che, con una nota congiunta firmata dal presidente Maurizio Lupi e dalla senatrice Giusy Versace, ricordano che proprio si era speso in più occasioni per ripristinare questa ricorrenza. "San Francesco, patrono d'Italia, era un uomo di pace, che ha contribuito al progresso non solo spirituale ma anche materiale del nostro Paese", scrivono i parlamentari di Noi Moderati secondo cui "il Santo di Assisi, con il suo impegno, incarna esattamente quello che la nostra Costituzione prevede all'Articolo 4", ossia che "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".

Secondo Lupi e Versace "San Francesco è il Santo della parità e della modernità, con la sua vita ha saputo interpretare valori di solidarietà e rispetto, sempre attento all'ambiente, ai più fragili, agli ultimi. L'approvazione di questa legge rappresenta un bel segnale anche in vista della celebrazione degli 800 anni dalla sua morte, prevista nel 2026". Anche la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d'Italia, NM, Udc, Maie, si associa alla "soddisfazione generale" per l'approvazione della legge: "Per me è una gioia doppia, diciamo, perché San Francesco è anche il protettore degli animali per i quali mi batto da una vita.

D'altronde, quale santo diverso, quale altra personalità così profonda e unificante poteva essere il protettore dei nostri amici animali se non il Poverello di Assisi? Sono grata al Parlamento che nell'ottavo centenario della morte di San Francesco ha approvato la proposta sostenuta dal governo e da ogni forza politica".

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