Minacce al vicepresidente della Comunità ebraica di Roma: "Guardati le spalle"

Condanna quasi unanime per le minacce rivolte ad Alessandro Luzon, vicepresidente della Comunità ebraica di Roma. A sinistra solo il Pd romano esprime solidarietà

Minacce al vicepresidente della Comunità ebraica di Roma: "Guardati le spalle"

Vandalizzata la sede dell'avvocato Alessandro Luzon, vicepresidente della Comunità ebraica di Roma. Gli autori del gesto, dopo aver divelto la targa dello studio, avrebbero anche affisso alcuni volantini con la scritta "guardati le spalle".

"Sono mesi che stiamo mettendo in guardia contro il ritorno di un antisemitismo che non è mai stato davvero debellato. Abbiamo assistito a un infittirsi di episodi allarmanti, frutto anche di una campagna d'odio portata avanti da influencer e alimentata da esponenti politici e dalle piazze pro-Pal", denuncia Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma che parla di "atto di vandalismo antisemita" ed esprime la sua "totale solidarietà e vicinanza" a Luzon, "destinatario di ingiurie e minacce inaccettabili".

"Ci aspettiamo - aggiunge - che la stessa condanna e la stessa solidarietà vengano espresse unanimemente dalle forze politiche e sociali. In ogni caso, si tratta di gesti vigliacchi che non riusciranno a intimidirci o a incidere sulla nostra vita comunitaria". E poco dopo chiosa: "Si tratta di una linea rossa che segnala la civiltà di una nazione e il rispetto di diritti costituzionali che dovrebbero valere per l’intera comunità nazionale, non solo per la CER. E allora mi chiedo perché la condanna di questo episodio ignobile, se non anche la solidarietà al vicepresidente Luzon, sia mancata in parte della politica italiana. Un silenzio assordante, che ci preoccupa e ci indigna".

L'Unione Giovani Ebrei d'Italia (Ugei) scrive su X: "Le minacce antisemite rivolte al vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma, Alessandro Luzon, rappresentano un fatto gravissimo e inaccettabile. Esprimiamo a lui e a tutta la Comunità la nostra più sincera solidarietà. L'antisemitismo non è solo un pericolo per gli ebrei, ma costituisce una minaccia per l'intera collettività e va contrastato con fermezza, poiché mina i principi di libertà e pluralismo su cui si fonda la nostra società." Jonathan Peled, ambasciatore di Israele in Italia, commenta così su X: "Un atto vile e inaccettabile. La sede dell'avv. Alez Luzon, consigliere della Comunità Ebraica di Roma, è stata vandalizzata con minacce e insulti antisemiti. Nessuna giustificazione, nessuna indifferenza: l'antisemitismo va condannato sempre, senza ambiguità".

Sulla vicenda si è espresso anche il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Ogni atto di antisemitismo - si legge sul suo profilo Facebook - è un attacco ai valori di dignità, libertà e convivenza civile e va condannato con fermezza e senza alcuna giustificazione. Alla Comunità Ebraica di Roma la nostra vicinanza e il rinnovato impegno a difendere principi di dialogo e rispetto, pilastri della nostra democrazia". Il meloniano Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati, ritiene che tali minacce siano "il frutto del clima d'odio che si sta respirando ogni giorno" e auspica "che da ogni partito arrivi trasversalmente la più ferma condanna contro quanto accaduto e che tutti lavorino affinché gli animi si distendano". Secondo Rampelli "è compito di tutti fare in modo che le peggiori pagine della nostra Storia non debbano ripetersi, schierandosi contro ogni forma di odio e di antisemitismo". Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati esprime a Luzon la vicinanza e il sostegno di tutti i deputati di Fratelli d'Italia "di fronte a gesti che evocano i peggiori capitoli della nostra storia e che non possono trovare spazio nella nostra democrazia".

Secondo Bignami "lo Stato deve rispondere con determinazione contro ogni forma di odio e antisemitismo che purtroppo sempre più spesso purtroppo le nostre piazze stanno ospitando in eventi ignobili". Per il deputato e responsabile organizzazione del partito Giovanni Donzelli "si tratta di un gesto vile che ancora una volta lancia un allarme e richiama tempi bui che non possiamo permettere siano rievocati. Trasformare in minacce agli italiani di religione ebraica le legittime, e anche comprensibili critiche al governo di Israele per la guerra, è una barbarica rappresaglia razzista: un crinale pericoloso che rischia di degenerare". Anche i parlamentari Lucio Malan, Marco Scurria, Ester Mieli, Ella Bucalo, Giulio Terzi di Sant’Agata e Raffaele Speranzon, membri di Fratelli d'Italia della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, denunciano: “Vergognose le scritte al vicepresidente della comunità ebraica di Roma, Alex Luzon. La campagna d’odio dilagante sta dando i suoi frutti. Esprimiamo solidarietà a Luzon e alla Comunità. Ci auguriamo che anche le altre forze politiche esprimano la loro condanna”.

Dal centrodestra arriva la condanna anche di Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori forzisti, secondo cui "si tratta di un gesto inaccettabile che offende non solo lui, ma l’intera comunità. Contro l’odio e l’antisemitismo, soprattutto nel contesto storico in cui viviamo, non si può arretrare di un passo”.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in una nota, scrive: "Roma respinge con fermezza ogni forma di antisemitismo e violenza, che non troveranno mai spazio nella nostra città”.

Anche Daniele Leodori ed Enzo Foschi, segretari del Pd Lazio e Pd Roma, esprimono solidarietà a Luzon e dicono: "Respingiamo con fermezza e decisione ogni forma di antisemitismo e violenza: non devono e non dovranno mai trovare spazio nella nostra società e nelle nostre città".

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