Missoni, poche speranze Adesso rischia l'arresto il proprietario dell'aereo

«Siamo abbastanza certi su dove l'aereo possa essere caduto, bisogna cercarlo lì. Le ricerche di superficie hanno avuto la loro fase, ora bisogna fare quelle in profondità». Non sembra credere a miracoli né a gialli, Luca Missoni, sulla sorte del piccolo velivolo scomparso il 4 gennaio a Los Roques con quattro italiani a bordo, tra i quali suo fratello Vittorio. «Di ipotesi ce ne sono tante, tecnicamente è possibile che l'aereo sia andato giù in 40 secondi», sottolinea evocando uno scenario da brividi il fratello dello stilista, ancora impegnato in prima linea in Venezuela nel giorno in cui la maison di famiglia torna a sfilare a Milano, all'insegna del rispetto di quella religione del lavoro cara al patriarca Ottavio. «Le ricerche proseguono, sono sistematiche, efficienti... È un lavoro lungo, metodico, ma - continua Luca - bisogna farlo».
«Io ho il compito di seguire questo lato dei lavori», conclude il fratello di Vittorio Missoni, ribadendo la convinzione che siano le profondità dell'Oceano il luogo da scandagliare per trovare una soluzione al rebus dell'Islander svanito nei cieli del Mar dei Caraibi, in volo fra Los Roques e Caracas, dieci giorni fa.
Intanto si apprende che le autorità giudiziarie venezuelane potrebbero far scattare misure cautelari nei confronti dei responsabili della «Transaereo 5074», la società proprietaria del bimotore. «Non escludiamo provvedimenti affinché tali persone non escano dal Venezuela, così come eventualmente anche sequestri cautelativi», affermano le fonti, precisando che le relativi disposizioni «non sono ancora state tecnicamente emanate». Sul caso sta indagando ormai da giorni Josè Gregorio Morales, procuratore di Caracas con competenza in materia aeronautica.
Col passare del tempo le speranze, anche quelle che avrebbero voluto escludere l'incidente ipotizzando un rapimento, si affievoliscono.

Sensazioni che trovano eco nelle parole dell'ambasciatore d'Italia a Caracas, Paolo Serpi, il quale - reduce da un incontro con autorità, soccorritori e familiari dei dispersi - evoca lo scenario di uno stallo quale causa ultima del probabile incidente.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica