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Il mistero dei filmati su Fini e i giudici del lodo Mondadori

Nei verbali spuntano alcuni filmati su Fini a cena coi giudici del lodo: a loro avrebbe detto di annientare il Cav

Il presidente della Camera Gianfranco Fini
Il presidente della Camera Gianfranco Fini

Nel giallo sul sequestro del ragioniere Giuseppe Spinelli si inserisce un altro giallo. Un cd misterioso, al suo interno una serie di filmati in cui sarebbe stato ripreso il presidente della Camera Gianfranco Fini a colloquio con i giudici del lodo Mondadori per chiedegli aiuto per "mettere in difficoltà" l'allora premier Silvio Berlusconi. Documenti che gli avrebbero consegnato in cambio di 35 milioni di euro.

La banda che rapì Spinelli parlò al contabile di fiducia della famiglia Berlsuconi di un cd che conteneva alcuni filmati in cui si vedeva il leader del Fli a cena con i tre magistrati che si sono occupati del lodo Mondadori. Per i malviventi, nel filmato si sentiva Fini chiedere ai magistrati di aiutarlo a "fregare" il Cavaliere e che, se lo avessero fatto, gli sarebbe stato grato per tutta la vita. Di questo cd, così come di altre carte che Spinelli avrebbe avuto modo di visionare per qualche minuto, gli investigatori non hanno trovato traccia. Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso.

Per convincere Berlusconi a pagare, il gruppo costrinse Spinelli a telefonargli e a dirgli che il video era autentico. Ed è stato proprio sotto la minaccia dei rapitori che Spinelli ha chiamato l'ex premier. Erano le otto del mattino. "Ho detto al presidente Berlusconi - si legge nel verbale del colloquio di Spinelli con i magistrati - che la sera precedente, tardi, avevo avuto un appuntamenti in un luogo non meglio precisato, dove io in quel momento mi trovavo, che mi era stato fatto vedere un pezzo di un filmato che io garantivo come autentico, dove si dava atto di un incontro tra Fini e i magistrati che si sono occupati della causa civile sul lodo Mondadori". In un passaggio del verbale dell'interrogatorio di Spinelli davanti ai pm della Dda di Milano, Spinelli ha raccontato chiaramente di aver detto a Berlusconi che il filmato che aveva visionato era autentico e che le persone che erano in possesso del filmato erano disposte a cederlo soltanto dietro al pagamento di una grossa somma di denaro, ovvero il 6% di 560 milioni di euro. Cifra che, a detta degli aggressori, corrispondeva all'importo che la Finivest era stata condannata a pagare. Quindi, ha prescisa Spinelli, "la cifra era dell'importo di 35 milioni di euro". Dopo di che il contabile del Cavaliere fu costretto a chiamare anche l'avvocato Niccolò Ghedini e a raccontare anche a lui di aver visto il filmato.

Per il momento, del cd e dei filmati su Fini gli investigatori non hanno ancora trovato alcuna traccia.

Mentre le indagini sulla vicenda stanno andando avanti, Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera, avrebbe smentito le indiscrezioni sui filmati: "Un video che mi ritrae con i giudici? Anche se non fa ridere, è una barzelletta".

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