Morta a tre anni sugli sci investita da un ragazzino

MilanoÈ milanese e abitava con la famiglia a due passi dall'Arena Civica la bimba di tre anni travolta e uccisa ieri in tarda mattinata da uno sciatore sulle piste di Gressoney Saint Jean, in provincia di Aosta. Poco dopo mezzogiorno la piccola, Matilde D. L., stava scendendo con un gruppo di altri coetanei insieme a un maestro di sci sulla pista blu del comprensorio «Weissmatten», la celebre «Leo David» intitolata al campione gressonaro scomparso. È stato allora che un altro giovane sciatore, un diciassettenne che andava a forte velocità, è piombato sul gruppo di bambini intenti a seguire la lezione di sci da dietro un dosso segnalato da un cartello che segnalava di rallentare.
Una questione di attimi fatali: il ragazzo, saltando dal dosso, ha centrato in pieno e con grande violenza la bambina che è caduta sulla neve e non si è più ripresa. Matilde è stata infatti subito soccorsa dai pisteurs (gli operatori addetti al recupero e al primo intervento degli infortunati sulle piste di sci, ndr), quindi dal personale del Soccorso alpino arrivato da Aosta con l'elicottero e l'équipe medica. E i sanitari hanno rianimato a lungo la bimba sia sul posto che in ospedale, ad Aosta, ma è stato tutto inutile: la piccola, arrivata all'ospedale «Parini» intorno alle 13, è stata dichiarata ufficialmente morta alle 15.40 per le conseguenze dei traumi da impatto riportati nel violentissimo scontro sugli sci. Accanto alla piccola ci sono sempre stati i genitori che in queste ore sono sotto choc.
Mentre sul posto si sono subito messi al lavoro i carabinieri e la Forestale di Gaby per ricostruire la dinamica dell'incidente e ascoltare le testimonianze delle persone presenti al momento dello scontro, al diciassettenne colpevole dell'investimento sono stati sequestrati gli sci e tutta l'attrezzatura, mentre la Procura di Aosta ha inviato una segnalazione per competenza alla Procura dei minori di Torino. Il sostituto procuratore Pasquale Longarini a cui è stata affidata l'inchiesta, oltre a confermare che l'investitore andava a forte velocità, ha sottolineato che, dai primi rilievi, non ci sarebbero responsabilità del gestore delle piste. «L'incidente è avvenuto nei pressi di un dosso ma che era segnalato» ha voluto precisare il giudice.
Un incidente dalle conseguenze fortunatamente molto meno gravi di quello di Gressoney è quello accaduto sempre ieri e sempre sulla neve a tre persone, tra cui una bambina di 4 anni, rimaste ferite in maniera non grave a causa della caduta di una valanga sul Monte Palanzone, nel Comasco. Quella di ieri è stata infatti una splendida giornata di sole con temperature primaverili che hanno favorito il distacco della neve, caduta copiosamente nelle ultime settimane. I tre stavano effettuando un'escursione sulla montagna del Triangolo Lariano (alta 1400 metri) nel territorio del Comune di Faggeto Lario.

Due gli elicotteri intervenuti per i soccorsi: quello del 118 di Como e quello di Sondrio che ha trasportato in zona anche una squadra del soccorso alpino per raggiungere le persone coinvolte. L'uomo, un 63enne, è in gravi condizioni, la nuora, che ha 29 anni e la bimba stanno bene.

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