Le motivazioni lette subito per evitare la prescrizione

MilanoDa quando è entrato in vigore il nuovo codice di procedura penale, si contano sulle dita di una mano i casi di giudici protagonisti di una simile performance: sentenza e motivazioni tutto in una volta, la decisione presa in camera di consiglio e scritta insieme alle sue spiegazioni, spesso ponderose. Un lavoraccio che in genere occupa mesi e a volte anni. E che invece in queste rare occasioni viene svolto in diretta, in clausura in una stanza d'albergo o di caserma.
Ieri anche i giudici del processo Berlusconi si esibiscono in una prestazione di questo tipo. Il giudice d'Avossa legge tutte d'un fiato le 108 pagine che spiegano perché il Cavaliere sia colpevole di frode fiscale aldilà di ogni ragionevole dubbio. Perché tanta fretta? La spiegazione, non ufficiale ma praticamente certa, è semplice: evitare la prescrizione dell'accusa. Fare in modo che la pena a carico di Berlusconi diventi definitiva. I quattro anni di carcere, che in realtà si riducono a uno per effetto dell'indulto del 2006: e soprattutto quei cinque anni di interdizione dai pubblici uffici che segnerebbero la fine della vita politica del Cavaliere.
Altri imputati di cui ottenere che scontino la pena non ce ne sono: Frank Agrama, il mediatore condannato insieme al Cav, vive in America ed è assai vecchio; Confalonieri è stato assolto; il presunto riciclatore Del Bue è stato dichiarato prescritto. Insomma, di tutto il processo l'unico vero condannato è l'ex premier.
La prescrizione delle accuse dovrebbe scattare intorno al settembre del prossimo anno. Per quella data, sarebbe necessario arrivare alla sentenza di Cassazione. Se la sentenza di ieri venisse confermata integralmente, entro settembre 2013 Berlusconi verrebbe dichiarato decaduto da ogni carica pubblica che nel frattempo avesse assunto, compresa quella di parlamentare.


Da oggi, le difese hanno quindici giorni per presentare appello. Il processo di secondo grado potrebbe arrivare entro la primavera. E poi ci sarebbero un paio di mesi per arrivare alla Cassazione. L'obiettivo, insomma, è a portata di mano.

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